di Salamandra
Il Pinocchio di Arcore, gran disturbatore della quiete altrui, rischia di dover pagare caro i messaggini elettorali inviati ai 50 milioni di italiani, alla vigilia del voto.
Lâ??Adusbef di Elio Lannutti e la Federconsumatori di Rosario Trefiletti hanno presentato, infatti, un esposto al Garante per la Privacy, presieduta dal professor RodotĂ , perchĂ© la Presidenza del consiglio venga sanzionata, in quanto hanno violato appunto la privacy dei cittadini, obbligando i gestori della telefonia mobile a smistare i 50 milioni di SMS, senza che ci fosse nessun requisito di eccezionalitĂ o emergenza, come prevederebbe la legge.
Non solo, ma proprio poche ore fa, Lannutti e Trefiletti , hanno fatto ricorso anche al Giudice di pace di Roma, patrocinando la causa di danni in difesa di una famiglia romana. Abbiamo chiesto a Lannutti di cosa si tratta.
â?? Abbiamo presentato un atto di citazione, preparato dallâ??avvocato Lucio Golino, davanti al Giudice di pace, chiedendo di condannare il gestore di telefonia mobile, Vodafone, in quanto responsabile di â??molestie telefonicheâ?, perchĂ© nel caso specifico hanno spaventato alle 2,20 di notte una famiglia di Roma, che dormiva profondamente, e che perĂČ ha la madre malata di cuore, mentre i figli di 24 e 29 anni si trovavano fuori casa. Pensate allo spavento dei genitori, presi di soprassalto nel profondo della notte! Una paura che ha impedito loro, il giorno dopo, anche di andare a lavorare.
Chiederemo quindi al Giudice di pace che condanni anche la Presidenza del consiglio, oltre al gestore Vodafone, perché hanno violato la il diritto alla privacy di una tranquilla famiglia che ha passato la notte in bianco, per questa vera e propria molestia. Chiederemo, insomma, il risarcimento del danno essenziale, loro provocato.
Come loro, ci saranno anche altri milioni di italiani svegliati di notte, cui chiediamo di associarsi a questa protesta davanti al Giudice di pace. Anche per affermare un principio, che nessuno deve poter ledere il nostro diritto alla privacy e al riposo.