di Elda Brogi
Per lâ??ennesima volta lâ??Europa punta lâ??indice contro lâ??Italia del monopolio mediatico ed economico del Presidente del Consiglio. La risoluzione dellâ??Assemblea parlamentare del Consiglio dâ??Europa, per citare dei commenti apparsi su questo sito, è certo sintomo di un disgusto, di una nausea del resto dei paesi europei nei confronti della situazione italiana.
Ma câ??è di piĂš. GiĂ in una delle risoluzioni in cui aveva preso in considerazione il â??caso Italiaâ?, lâ??Assemblea parlamentare aveva anche paventato che il nostro Paese potesse essere di cattivo esempio per le giovani democrazie. Mi pare che la risoluzione di oggi sottolinei ancora questo aspetto, fra le altre questioni che ormai conosciamo. Lâ??Assemblea parlamentare non accetta che sia sottovalutata unâ??anomalia come quella italiana, che è innanzitutto unâ?? anomalia costituzionale.
In primo luogo il â??caso italianoâ?, ammesso anche che comporti solo lesioni potenziali alla democrazia e alla libertĂ , rimane comunque un problema. Una democrazia non è giudicabile secondo quello che succede â??giorno per giornoâ?; il â??grado di democraticitĂ â? di un Paese non può dipendere dalla buona volontĂ e dallâ??umore di chi può avere influenza sui tre poteri costituzionali tradizionali e sugli â??altri poteriâ?, quello economico e mediatico. Queste dovrebbero essere tesi ormai digerite da chiunque voglia definirsi europeo e figlio del pensiero liberale e democratico europeo.
In secondo luogo lâ??Italia, cosĂŹ comâ??è, rischia di assumersi un nuovo â??ambitissimoâ? ruolo sulla scena internazionale: quello di â??mela marciaâ?. Lâ??assemblea parlamentare sembra essere piuttosto sensibile a come lâ??esempio italiano possa vanificare gli sforzi del Consiglio dâ??Europa per un sano sviluppo di media indipendenti nelle giovani democrazie.