� un fatto molto importante che una personalità di sinistra sia stata eletta alla massima carica del Parlamento Europeo. Non accadeva da oltre sette anni ed è significativo che il socialista spagnolo Josep Borrell, alla prima votazione, sia il presidente del Parlamento Europeo dopo l'ultimo allargamento. L'alto numero di consensi ricevuti, consentirà al presidente eletto di guidare il Parlamento con autorevolezza e spirito unitario.
L'elezione di Borrell è la garanzia per l'affermazione del ruolo del Parlamento di fronte ai compiti importanti e complessi che attendono le istituzioni dell'Unione. Siamo del tutto convinti che la presidenza Borrell sarà all'altezza delle nuove sfide dell'Europa, a cominciare dal processo di ratifica del trattato costituzionale e dalla realizzazione degli obiettivi della strategia di Lisbona. Il compito del Parlamento sarà rilevante e siamo convinti - e per questo opereremo - perché la politica riprenda le proprie responsabilità nel governo di un progetto che rafforzi l'Europa nel segno della pace, della prosperità a favore dei suoi cittadini, della solidarietà. Stupisce che l'on. Marco Rizzo si lamenti perchè al vertice del Parlamento Europeo è stato eletto un esponente della sinistra, il socialista Josep Borrell sulla base, egli sostiene, di un "accordo sottobanco". Saremmo davvero curiosi di sapere se l'on. Rizzo avesse in mente un'altra soluzione per portare alla presidenza del Parlamento un deputato dello schieramento progressista, sia pure per i primi due anni e mezzo della legislatura. L'on. Rizzo forse non è stato attento a quanto ha dichiarato in aula il suo capogruppo, on. Wurtz, il quale ha annunciato che il Gruppo GUE-NGL avrebbe fatto confluire i voti sul candidato Borrell nelle successive votazioni in caso di mancata elezione al primo turno".

*presidente della Delegazione italiana nel Gruppo del PSE