Lâ??araba fenice del ritorno del â??grande centroâ?� svapora come un vinello di bassa qualità con la promessa di mandare un Buttiglione ( di nome e di fatto!) a Bruxelles, per occupare uno dei due posti di Commissario europeo, quando a novembre scadranno gli incarichi di Prodi, Presidente della commissione, e del professore economista Mario Monti, al momento non troppo sicuro di essere riconfermato.
Bruxelles, quindi, e non Parigi, val bene una messa!
Più che altro Follini e i suoi confratelli stanno srotolando il rosario per recitare atti di contrizione, dopo che il padre-padrone del centrodestra, Berlusconi, li ha rimessi in riga con le blandizie di sempre: â??tu dare soldi e poi vedere cammelloâ?�, ovvero, â?? voi dellâ??UDC togliete gli emendamenti alla riforma leghista per la devolution, e io prometto di nominare il Buttiglione commissario europeoâ?�.
Tanto tuonò nel cielo arso di luglio che alla fine sul teatrino della politica governativa piovve solo qualche goccia di un acquazzone estivo, che sembrava dovesse fare sfracelli nella logora maggioranza di centrodestra in crisi perenne da oltre un anno.
Eâ?? bastata, dunque, la promessa di una poltrona di primissimo livello al germanologo Buttiglione, per far sì che il sogno di dar vita ad un â??grande centroâ?� democristiano, nel quale coinvolgere anche gli scontenti della Margherita ( da Rutelli ad altri ex-DC anti-prodiani, De Mita, Mancino e Marini) svaporasse come la brezza marina sulla spiaggia assolata.
Il teatrino della â??prima e seconda Repubblicaâ?� non ha smesso di usare i soliti rituali. Dopo lâ??ennesima sconfitta elettorale ( come era avvenuto già lâ??anno scorso con le amministrative parziali), ai primi caldi e, soprattutto, ai primi conti pubblici negativi, con il corollario di manovre aggiuntive e future finanziarie di â??lacrime e sangueâ?�, ecco comparire le verifiche estenuanti con qualche cambio di ministri e tante promesse per gli alleati più riottosi. Finora,a fare la figura dei babbei sono stati Fini e Follini, i due â??capitani coraggiosiâ?� della destra autodefinitasi â??moderata e di centroâ?�, che speravano di potersi affrancare dallo strapotere del Pinocchio di Arcore e di gettare le basi per calamitare forze centriste verso unâ??alternativa moderata e, magari, per formare un governo istituzionale di transizione.
Sfumata la strategia â??altaâ?�, i â??giovani leoniâ?� della Bouvette di Montecitorio si sono accontentati di qualche piccola vendetta personale e di qualche titolone in prima pagina. E così via lâ??odiato, per Fini e camerati, Tremonti, ridimensionate le altergie della Lega, con lâ??uscita dalla scena governativa del paraplegico Bossi, anche per Follini câ??è stata lâ??occasione di assaggiare qualche zuccherino.
Il â??Pifferaio magicoâ?� di Palazzo Chigi ha subito fatto balenare qualche posto autorevole in RAI ai centristi e una poltrona a Bruxelles, spiazzando le risibili tattiche degli ex- giovani democristiani di un tempo (Follini e Casini si sono fate le ossa nella gioventù DC ai tempi in cui i â??grandiâ?�, De Mita, Forlani e Andreotti  dettavano i tempi e i modi della politica italiana!).
Spiazzati i suoi giovani oppositori interni, almeno per ora, e fino a nuovi intoppi politici veri (la congiuntura economica non va proprio bene Cavaliere, né la società civile crede più alle vostre â??magiche suonateâ?� di piffero!), Berlusconi si gode le brevi ferie nei lidi sardi, ben protetto nel suo bunker antiatomico. Mentre  lâ??ala centrista dellâ??Ulivo, quella che si sente orfana della â??balena biancaâ?� ora non ha più stampelle.
Eâ?? bene che allâ??interno della nascente â??Federazioneâ?� del nuovo Ulivo si cominci a fare chiarezza, prima di ritemprarsi le forze in vista di un autunno piuttosto caldo e in attesa del ritorno di un Prodi, che dopo gli sgarbi politici dei suoi â??solerti sostenitoriâ?� della Margherita,  farà certo sentire la sua â??furiosa iraâ?�, da sanguigno emiliano qual è.