di Giovanni Giacobelli
Venezia dalle uova dâ??oro per questo 2004â?¦ un festival di tutto rispetto se confrontato a quello di Cannes o Berlino. Molti sono i giornali che da qualche giorno si stanno occupando di questo sipario internazionale del
cinema cresciuto in una delle più affascinanti città italiane e davvero parecchi i film in concorso contornati dal facile luccichio di star dâ??oltreoceano: Tom Cruise, Nicole Kidman, Colin Farrell, George Clooney e molti altriâ?¦ E per finire le vere rocce dei film in proiezione, i maestri della pellicola: da Spielberg al nostro Antonioni, da Spike Lee al ritorno di Gianni Amelio e ancora Ozon, Wenders, Leigh, Mann, Martin Scorsese e Robert De Niro.
Un festival, quello di questâ??anno che matura scelte stilistiche e un linguaggio cinematografico che volge verso nuove sperimentazioni allontanandosi dal consueto tradizionalismo; ovviamente i film vanno visti prima di dare un giudizio. Il pubblico comune dovrà aspettarne lâ??uscita in sala, saranno loro a premiarli al botteghino perché la vetrina scintillante di Venezia non permette ai comuni mortali nemmeno lâ??avvicinamento a meno che uno non abbia le tasche piene dâ??oro. Però questa è la dura legge dellâ??arte di fare cinema, serve senzâ??altro un certo distacco da questo piccolo gioiello che è la Biennale.
Unâ??importante spazio lo avranno i cortometraggi, un modo di far cinema schietto, veloce e personale che non piace più solo a una fascia elitaria di pubblico, ma ha ultimamente ottenuto ottimi riscontri tra i più giovani,
i veri tesorieri del cinema del futuro e soprattutto visto i costi bassi nel realizzarli, danno modo ai giovani registi di esprimere il loro pensiero.
Le notti magiche di Venezia sono alle porte, speriamo solo che in quei giorni non venga infestata dalle alghe: parlo di quella gente che si è fatta un nome facilmente con il Grande Fratello o trasmissioni del tipo Uomini e Donne: gente che con la terza media arriva in passerella alla Biennale credendo di capirci di Cinema solo perché il destino li ha fatti affogare nei soldi� tutto questo sarebbe un vero inquinamento.