di dan. am.
La testata parlamentare: il filmato era a disposizione. Le immagini della zuffa (poche) trasmesse solo in serata
da L'Unità
ROMA Nessuna traccia della rissa alla Camera sul Tg1 e sul Tg2. Gli ignari abbonati del servizio pubblico, ieri all’ora di pranzo, hanno intravisto l’orologio dell’aula, un’inquadratura di Casini e pochi altri particolari, rassicuranti e generici. Bagarre oscurata, insomma. L’attacco squadrista della Lega, regolarmente documentato dal Tg5 e dal Tg3, non ha trovato spazio nei due telegiornali più seguiti dagli italiani. E’ vero, c’è stato l’arresto di Liboni a complicare la vita di troupe e cronisti. E’ vero è estate e le redazioni sono in affanno, di sabato soprattutto. Senza trascurare il fatto che il match a Montecitorio è andato in scena quasi a ridosso del Tg2 delle 13. Tuttavia, alle 13,30, il tiggì della rete ammiraglia avrebbe potuto dar conto esaurientemente della notizia. E non è accaduto. Solo in serata, i due telegiornali hanno recuperato i servizi. Quarto titolo per il giornale di Mimun, dopo le istruzioni su esodo e viabilità.
«Vogliono far credere agli italiani che la maggioranza ha superato brillatemente la crisi - commenta Giuseppe Giulietti dei Ds - Lo ripetono da giorni, d’altraparte». Per far chiarezza sul black out informativo, i parlamentari dell’opposizione chiedono l’intervento della commissione di Vigilanza. In una nota congiunta Giuseppe Scalera (Margherita), Gloria Buffo (Ds), Loredana De Petris (Verdi) e Gerardo Labellarte (Sdi) si rivolgono direttamente alll’organismo di controllo. «? scandaloso che il Tg1 delle 13.30 e il Tg2 delle 13.00, non abbiano mostrato in tutta la loro gravità le immagini dei tafferugli avvenuti alla Camera dei Deputati - scrivono - ? egualmente grave che il servizio radiotelevisivo pubblico non possieda le immagini degli scontri, mentre gli italiani hanno dovuto guardare il Tg5 per capire che cosa fosse effettivamente successo in aula. Sarebbe il caso che sull'accaduto la commissione di Vigilanza aprisse una dettagliata inchiesta. Non si capisce infatti come il principale servizio televisivo italiano, che alla Camera ha ben tre Tg e una testata, i servizi parlamentari, che ha come compito specifico di seguire i lavori parlamentari, non abbia un'immagine dell'accaduto. La Rai - concludono - richieda le immagini al Tg5 o al servizio interno della presidenza del Consiglio e le diffonda correttamente».
Alle 16,57, per rimediare alla dimenticanza dei tiggì di Rai1 e Rai2, il Tg Parlamento dava conto «integralmente e in apertura» dell’accaduto in aula, ribadendo di «aver precedentemente messo a disposizione delle altre testate, su richiesta, le immagini dei tafferugli». Dunque, il filmato c’era, ma qualcuno non lo ha usato. Il Cdr della Tsp precisa, infatti: «La nostra testata ha deciso di trasmettere i propri tg in via eccezionale, anche durante il week-end proprio per garantire una piena copertura dei lavori parlamentari, supportata in questo dall'azienda che ha concesso i necessari i necessari spazi di palinsesto».
«Peccato che i telegiornali non abbiano offerto agli italiani le immagini della rissa in tutta la loro crudezza. Peccato perché anche i fatti negativi, talvolta, hanno un proprio valore didascalico, osserva il vicepresidente dei deputati della Margherita, Agazio Loiero, che ha invitato «la Camera a mettere a disposizione delle televisioni pubbliche e private, ove mai non le avessero registrate, le immagini del circuito interno anche se impietose aiutano a cogliere il clima d'aula di questi mesi. Non serve a nessuno offrire al Paese un'idea edulcorata di quello che è successo più volte nel corso di questa legislatura. Crediamo di poter affermare con sicurezza che certi gesti di violenza, se non sottoposti all'attenzione degli italiani, aumentano l'impunità di coloro che li commettono e favoriscono ineluttabilmente nel tempo il loro ripetersi».