di Brunella Trifilio
Instant Book è la nuova collana della casa editrice Chiarelettere. Il 25 marzo in tutte le librerie è arrivato il primo titolo, Odio gli indifferenti, uno scritto che porta la firma di Antonio Gramsci. Maurizio Donati, editor di Chiarelettere, spiega ad Articolo 21 l'iniziativa.
Donati, recupererete solo i classici del novecento o il vostro è un progetto più ampio?
"Non solo classici del novecento. In Instant book ospiteremo classici tout court. Li offriamo ai lettori non come libri di studio o di ricerca, ma come occasioni per riattivare il pensiero, oggi!.
Sono passati più di settant'anni dalla morte dell'autore. Pensieri e modelli ancora attuali? "Attualissimi direi. Gramsci parla oltre che dell'indifferenza, della libertà, del senso dello stato, della guerra, della scuola pubblica e privata. Tutti nodi ancora più intricati di quanto lo fossero ormai 100 anni fa".
Gramsci diceva: "Faremo del passato storia contemporanea". Il vostro è un tentativo di trovare, nel pensiero che sembra obsoleto o dimenticato, idee ed energie per un futuro migliore in un momento storico che pare segnato dall'indifferenza verso la cultura e dalla superficialità?
"Cerchiamo di usarli questi grandi classici. Forse li abbiamo costretti in uno spazio che non è il loro, o almeno non solo. In libreria molto spesso sotto isolati in scaffali che mettono un po' di soggezione, proviamo un po' a liberarli trovando una formula che li avvicini ai lettori, a tutti i lettori. Rileggendo questi classici scopriamo in loro una fortissima urgenza di pensare. Forse c'è anche oggi questa urgenza, dopo anni di resa e disimpegno. Se mancano idee i classici sono certamente i più autorevoli e titolati a proporcele".
Sarà così anche per gli altri titoli in uscita?
"Il secondo libro raccoglie alcuni scritti di don Lorenzo Milani, un cattolico che dà grandissima importanza alla coscienza e alla responsabilità individuali. Praticamente un rivoluzionario".
Tornando a Gramsci per lui "l''indifferenza è vigliaccheria". "Vivo, sono partigiano - diceva - perciò odio chi non parteggia." In un Paese dove spesso si "parteggia" solo dietro compenso oppure si è indifferenti o in equilibrio tra le parti, la prima uscita della collana Instant book sembra quasi proporre una rivoluzione culturale. E' questo l'intento del progetto?
"Anche. Gramsci ci racconta dell'indifferenza come una scelta tutt'altro che a-politica. L'indifferenza è politica, in molti casi è il motore della storia".
David Pearson ha già firmato, oltre che le vostre, storiche collane della Pen¬guin. Sono previste per ogni libro copertine diverse, molto particolari, da collezione. Una scelta di nicchia o semplicemente l'idea di diffondere il gusto del bello su una più vasta platea di lettori?
"Ogni copertina avrà una sua storia, sarà il risultato di una ideazione tutta particolare mantenendo ferma l'anima della collana che sarà sempre molto riconoscibile. Ci piace pensarla come una collana da collezionare, la carta della copertina, la stampa in controrilievo dei caratteri tipografici, la cura negli interni, la prima pagina che sempre restituisce il ritratto dell'autore e una sua agile biografia... sono caratteristiche pensate per costruire una relazione con il lettore. Un rapporto anche fisico con questi libri. Ci proviamo".