di Massimiliano Melilli
Il saluto di Bologna a Laura Betti ha la dimensione del dolore vero e lâ??espressione del ricordo dâ??autore. La cittĂ , tutta la cittĂ , non dimentica la sua Laura. Comune e Cineteca rendono omaggio alla grande artista con una serata davvero particolare. Prima un maxi-schermo proietta voci e immagini dei film piĂš belli che Lauretta ha interpretato; dopo, segue una perla, lâ??unico film da regista che la Betti ha firmato, Pier Paolo Pasolini e la ragione di un sogno. Si tratta di un montaggio di frammenti, parole e spunti critici che narrano pensieri, opere e passioni del grande intellettuale. Ed è proprio nellâ??intimo sodalizio tra Laura e Pier Paolo che vanno ricercate le doti versatili e solidali dellâ??artista scomparsa. Intellettuale vivace, anticonformista, in tutti questi anni, ha sempre offerto un contributo di idee e progetti fuori dagli steccati.
Anche Roma non dimentica Laura. Il Teatro Argentina, nel ricordare che la grande attrice ha vissuto per oltre cinquanta anni nella capitale, organizza un cartellone di eventi in sua memoria. E câ??è una solenne promessa: proiettare â??Disperata VitalitĂ â? di Mario Martone. E poi, sul filo della memoria, in molti ricordano una storica apparizione: la sua bocca al centro del palcoscenico, immortalata dal rossetto, in una edizione originale di Non io di Beckett. E poi, negli anni Sessanta, quella raffinata interpretazione della mezzana nel Candelaio di Giordano Bruno, messo in scena da un quasi esordiente Luca Ronconi. Fa uno strano effetto oggi, rivedere in fotografia, questi attimi di teatro. Effetto e rabbia, per la sua assenza nel tempo presente. Donna, attrice e intellettuale indimenticabile Laura Betti.