di Patton
In vista delle olimpiadi Piersilvio Berlusconi insegue il record della facciatosta, finora saldamente detenuto dal padre. A proposito dei diritti del calcio sul digitale terrestre, monopolizzati da Mediaset, dice Piersilvio, fotografato in gessato alla Tony Renis: ???e?? anche vero che ci siamo mossi prima ancora che gli altri ci pensassero. Siamo stati veloci e concreti a capire che unendo diritti, nuovo quadro legislativo e tecnologia si apriva una finestra di opportunità immediatamente sfruttabile? (Messaggero del 3.8.2004). Letto bene? Si parla di nuovo quadro legislativo, cioè della legge Gasparri. Accidenti, si e?? detto il giovane lettore studente di economia che sogna di diventare manager, ??che acume da chairman, che scatto da centometrista del NYSE nel cogliere al volo lo spirito di una norma così innovativa. Che mossa da falco da mercato liberissimo agguantare una così inaspettata opportunità di profitto?. A quel punto il lettore si e?? addormentato inseguendo le immagini dei Chicago Boys. E ha fatto uno strano sogno. Ha sognato che un presidente del Consiglio faceva due decreti per legalizzare le televisioni dell??amico, e che dopo gli faceva anche una legge vera e propria. Poi l??amico rinnegava l??amicizia con il presidente, diventava a sua volta presidente e si faceva una legge ancora migliore per le sue tv. Insomma, una specie di incubo. Lo studente si e?? svegliato lievemente a disagio, ha acceso un tg del servizio pubblico e ha visto Berlusconi (senior) che sentenziava: ??dire che la sinistra e?? spaccata e?? un eufemismo?. Va detto che alla Camera ancora si sentiva l??eco delle urla del leghista Caparini contro gli alleati (quelli del primo presidente del sogno, che sono poi, anche quelli del secondo, cioè Berlusconi senior). Ma questo il ragazzo non poteva saperlo, perché le immagini non gliele hanno fatte vedere. Comunque per scrollarsi di dosso quello strano senso di inquietudine ha preso dalla libreria un libro di proverbi, e l??occhio gli e?? cascato su un detto napoletano: Gioacchino facette 'a legge e Gioacchino fuje 'mpiso. Subito ha letto la nota: Gioacchino (Murat, Re di Napoli) fece la legge (che prevedeva la pena di morte) e proprio lui la subì (fu ucciso).
Allora si e?? riaddormentato rimuginando sulle coincidenze tra sogni sulle leggi e proverbi che parlano di leggi, e fantasticando: certo sarebbe bello da Re farsi tutte le leggi che si vuole, ma poi si finisce male.
Quando si e?? svegliato la mattina dopo ha rivisto la foto di Piersilvio mentre la radiosveglia trasmetteva un??intervista a La Russa, e solo allora ha capito di vivere in un incubo.