di Giuseppe Giulietti
La vicenda del giornalista americano scomparso, dopo essere stato anche ospite della base italiana, non e` affatto chiara. In particolare Il e-mail spedita a Greg Carr , dellâ??universita` di Harvard ,Garen parla di minacce subite e di un lungo interrogatorio al quale sarebbe stato sottoposto insieme ad alcuni dipendenti della Rai che e` durato oltre sei ore , secondo Garen sarebbero stati trattati da â??criminaliâ?? per aver osato difendere la sparatoria contro lâ??autoambulanza e per essere riusciti a far trasmettere queste immagini in alcuni tg della Rai. Secondo Garen il Ministero della Difesa avrebbe addirittura chiamato la Rai per ringraziarla, ma â?? in pratica per chiedere di tacereâ?. E` del tutto evidente che anche questa ricostruzione merita una ricostruzione rigorosa, senza processi sommari preventivi di alcun tipo. Tuttavia sara` bene ricordare che lâ??intero conflitto e soprattutto la sua gestione mediatica internazionale e nazionale si e` fondata e si fonda su un infinito numero di bugie e di censure. Per queste ragioni chiederemo alla Commissione Parlamentare di Vigilanza di ricostruire la vicenda nella parte di sua competenza , anche al Ministero della Difesa di fare chiarezza su una questione che, con il passare delle ore appare sempre meno lineare e tanta preoccupazione sta suscitando anche a livello internazionale.
Lâ??associazione Art.21 nellâ??aderire allâ??appello lanciato dalle organizzazioni internazionali americane e dalla Federazione della Stampa per chiedere lâ??immediata liberazione di Garen, probabilmente in mano ad una banda di sequestratori che peraltro non ha ancora rivendicato alcunché,chiede alla Rai di dedicare uno speciale alla vicenda di Garen e a quella di altri giornalisti , iraniani, iracheni, ceceni, algerini, â?¦ che ,in queste ore, stanno pagando un prezzo altissimo alla loro passione per una informazione libera da ogni censura e da ogni regime.