di Shukri Said*
Sabato il Presidente ugandese Yuweri Museveni ha inviato il proprio capo di stato maggiore generale Aronda Nyakairima a consegnare personalmente al Primo ministro del governo transitorio somalo Mohamed Abdullahi Mohamend, un proprio scritto con il quale gli intimava di dimettersi entro 72 ore e di raggiungerlo a Kampala accompagnato dal Generale Aronda.
Il Primo ministro somalo ha messo alla porta il Generale Aronda ricordandogli che le truppe ONU di AMISOM, di cui l’Uganda è massimo contributore con 5000 uomini, hanno una missione di keep peacing e non possono trasformarsi in forza di occupazione esercitando indebite ingerenze politiche sul governo somalo.
Il Generale Aronda ha lasciato l’ufficio del Primo Ministro Mohamed scuro in volto ed ha raggiunto l’ufficio del Presidente di transizione della Repubblica Sheikh Sharif Sheikh Ahmed per un incontro a porte chiuse di cui ancora non si conosce l’esito.
Intanto, dai siti d’informazione somala trapela che lo speaker del Parlamento di transizione somalo Sharif Hassan Sheikh Ahmed è in stretti rapporti politici con Robow Abu Mansur, capo degli Al Shabaab delle vaste e ricche regioni meridionali di Juba, Bay e Bakol. I due eviterebbero di parlarsi al telefono, ma si scambierebbero “pizzini” tramite messaggeri.
La notizia sembra confermata dalla circostanza che, in assenza dello speaker, ancora in dubbio se tornare a Mogadiscio a causa delle manifestazioni della popolazione insorta contro l’accordo di Kampala del 9 giugno per estromettere il Primo Ministro Mohamed, il giorno 18 si è tenuta una seduta del Parlamento di transizione presieduta dal deputato anziano Mowlid Macane Mahamud. Poche ore dopo una squadraccia di Al Shabaab ha attaccato la casa del deputato nella cittadina di Jowar, a nord di Mogadiscio, intimando ai suoi familiari di lasciare l’abitazione.
Aumentano così misteri e interrogativi per il sostegno della comunità internazionale, con l’ONU in testa, all’accordo di Kampala in cui lo speaker parlamentare ed il presidente della repubblica si sono accordati per prorogare le istituzioni di transizione di un anno, rispetto alla scadenza del 20 agosto, a condizione che il presidente del consiglio dei ministri Mohamed si dimetta nonostante i successi ottenuti in soli 5 mesi nella lotta agli Al Shabaab e alla corruzione sottolineati dalle manifestazioni a suo favore del popolo in Somalia e della diaspora all’estero che proseguono ininterrottamente da dieci giorni.
http://gedoonline.com/?p=22797 (sito con foto per le notizie sull’arrivo del Generale Aronda a Mogadiscio)
http://gedoonline.com/?p=22784 (sito con foto per le notizie sullo scambio dei “pizzini” tra Al Shabaab e lo speaker del Parlamento di transizione somalo)
*fondatrice dell’Associazione Migrare (www.migrare.eu)