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Articolo 21 - Editoriali
I Cacciatori dellâ??Orrore
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di Giuseppe Giulietti*

da L'Unità

Il quotidiano Libero, mai nome fu più involontariamente ironico, ha scritto di un Baldoni cacciatore di brividi, un avventuroso pacifista alla ricerca di emozioni forti. Ogni botte dà il vino che ha e ogni giornale ha un suo stile che, spesso, coincide con gli umori di chi lo acquista e di chi lo legge.
Una parte della destra italiana la pensa così e bene ha fatto lâ??Unità a farcelo sapere. Baldoni era un giornalista libero e coraggioso, un ricercatore della verità contro ogni forma di bugia mediatica, di ossequio ai comandi militari, di ogni colore e di ogni regime. Il suo lavoro e i suoi scritti possono e debbono essere discussi, criticati, condivisi o respinti, ma nessuno può negargli il coraggio, passione civile, amore per i più deboli e dimenticati. Chi ama il giornalismo dei dossier, magari ritrovati nei cassonetti della spazzatura non può certo comprendere le ragioni che spingevano, di tanto in tanto, Enzo Baldoni a dismettere i panni dellâ??affermato pubblicitario e a indossare quelli dello scopritore di mondi ignoti e disperati. Non ho conosciuto personalmente Enzo Baldoni. Non penso neppure che la sua fosse lâ??unica strada possibile per tentare di praticare un giornalismo libero e privo di condizionamenti, ma non vi è dubbio alcuno che dobbiamo anche a persone come Lui lâ??esistenza di una rete informativa capace di perforare la grande bugia mediatica che ha preparato e alimentato la guerra in Iraq, e non solo.

Le bellissime pagine di Baldoni pubblicate nel numero in edicola de â??Il Diarioâ? diretto da Enrico Deaglio, sono, in questo senso, una testimonianza limpida ed esemplare. Rendiamo, dunque, un omaggio pieno, convinto, senza reticenze alcuna alla sua morte, ma anche e soprattutto alla vita e alle opere di Enzo Baldoni. Qualcuno, da destra, ha macabramente tentato di contrapporre Fabrizio Quattrocchi a Enzo Baldoni. Quattrocchi sarebbe stato ammazzato per la sua fierezza nazionale e per la sua ostilità ideologica al terrorismo. Baldoni invece sarebbe restato solo e soltanto vittima di un incidente di percorso, perché il suo essere pacifista avrebbe dovuto essere un lasciapassare apprezzato dagli assassini. La stupidità e il settarismo rendono ciechi. La cultura della guerra, della tortura, del terrorismo non distinguono, non ci sono nemici buoni e nemici cattivi, ma solo nemici da abbattere. Per queste ragioni non esitammo a marciare, a vegliare, e a pregare per chiedere la liberazione di Quattrocchi e degli altri ostaggi. Non ci interrogammo sulle loro biografie, che pure erano assai diverse da quella di Baldoni, e non ci facemmo condizionare dalle loro eventuali simpatie per la destra. Ci sarebbe piaciuto che lo stesso atteggiamento fosse stato tenuto, in questi giorni, da tutti di fronte alla vicenda di Baldoni.

Non è andata così, perché una parte della destra, anche al governo, si sente estranea e ostile alla Carta Costituzionale e ai valori comuni. Da qui anche una certa timidezza delle iniziative di questi giorni. Il ricordo di Enzo Baldoni sarà ora principalmente affidato ai suoi simili, alla sua famiglia, ai suoi amici che sapranno difenderlo da ogni tentativo di appropriazione indebita. Sarebbe invece opportuno che il governo e il suo presidente smettessero di dichiarare che «â?¦dopo lâ??assassinio di Baldoni, è doveroso confermare la presenza militare italianaâ?¦Â». Se il nostro governo intende proseguire nella sua azione di guerra ha purtroppo ancora i numeri per poterlo fare, ma lasci almeno in pace la memoria e la figura di Enzo Baldoni, un uomo di pace che odiava la guerra e per questo voleva svelarne gli inganni, le atrocità, le bugie.

Nel frattempo siamo sempre in attesa di una comprensibile ricostruzione della vicenda, non viziata da omissioni, da smemoratezze, da contraddizioni troppo vistose. Per queste ragioni lâ??Associazione Art.21, sul suo sito www.articolo21.com, ha promosso un «comitato per la verità e per la giustizia», affinché, anche questa volta, non accada che passata lâ??emozione del momento, sia messa in archivio lâ??ennesima bugia politica e mediatica.
* portavoce nazionale Associazione Art.21

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