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Un anno senza Angelo Vassallo
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di Peppe Ruggero*

Un anno senza Angelo Vassallo

«Questo libro è importante perchè, in fondo, mi aiuta a conoscerti meglio. Dario ci ha messo il cuore.(..).Io e Giusi gliene siamo grati. Papà l'enoteca Dom Florigi, è diventata l'enoteca di Angelo. Spero di rivederti, un giorno, passare ancora di là. E quando smetto di sognare, mi auguro di essere un figlio degno di un padre così stimato, amato. Di un grande uomo con una volontà più grande di lui». Il ricordo di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica, ucciso nella notte tra il 5 e il 6 settembre dello scorso anno, nelle parole di suo figlio Antonio introducono alla lettura del libro che Dario Vassallo ha scritto con Nello Governato per raccontare  la vita di suo fratello.

Il libro dal titolo inequivocabile “Il sindaco pescatore” edito da Mondadori uscito in questi giorni per ricordare la figura del sindaco di Pollica ad un anno dalla sua morte. Un anno trascorso in attesa di verità e giustizia. Quella verità che chiedono i suoi familiari nelle pagine finali del libro. Una verità totale. Le 140 pagine sono un tuffo nella storia di Angelo, la storia di una paese di pescatori, Pollica, con le sue frazioni di Acciaroli, Pioppi, Cannicchio, Gelso, Galdo. Dove la politica quella con la “P” maiuscola viene raccontata attraverso storie semplici, aneddoti che mai troverebbero spazio sui giornali. Una politica  raccontata attraverso l'amore per il mare. «In mare bisogna essere concreti e devi amare il silenzio. Queste virtù ho cercato di trasferirle nella politica» . Angelo non “nasce” politico, vive e si muove da pescatore. «Il mare va rispettato come i suoi frutti. Come va rispettata la legge».

Studiò in seminario, ma non divenne prete, continuò la sua attività di pescatore diventando bravo nel suo lavoro. Viveva il paese con amore e nel paese conobbe e sposò la donna della sua vita, Angelina, sua moglie, da cui ha avuto due figli Antonio e Giusy. A vent’anni aveva guidato la protesta dei "piccoli" pescatori della sua città, a trenta aveva ridato vita al porto locale, a quaranta aveva rilanciato la filiera delle olive nel Cilento, a cinquanta aveva creato in Campania il concetto di ecologia integrata. Il suo ufficio era il bar della piazzetta, dove lo trovavi ogni giorno fra le 7 e le 8 di mattina: «Così i cittadini che vanno a lavorare ti trovano, le persone non ti vengono certo a cercare in Comune». Viveva la politica fuori dalle regole. In mezzo alla gente. E lo capisci da un episodio del libro. Dopo essere riuscito a superare le tante difficoltà, nell'estate del 1998 entrano in funzione i tanti attesi depuratori. Un’eccitazione che Angelo viveva ogni sera con l’amico ingegnere Eugenio Lombardi, andando ad osservarli. Un pomeriggio di agosto lo aspettano ad una processione a Gelso.

La sua più fidata collaboratrice Carla Ripoli lo chiama. «Non posso venire, si è rotta la pompa del depuratore» è la risposta del sindaco. Era ferragosto ed il liquame stava scendendo sulla spiaggia. Le pompe inceppate. Addio processione. Con l’aiuto dell'amico Eugenio sbloccano la pompa e la spiaggia è salva. «La gente che affollava la spiaggia - ricorda l'ingegner Lombardi - non poteva capacitarsi che il sindaco aveva messo le mani nella merda per risolvere il problema». Come è lontana la politica del nostro paese dal modo di fare di Angelo. E ha pagato il conto. Tutti ad esaltarlo dopo la morte. Lasciato solo quando era vivo. Leggere il libro significa  innanzitutto questo: tenere ben presente che uccidere fisicamente non può e non deve significare uccidere un'idea di sviluppo. Ricordare il Sindaco pescatore vuol dire "credere", in positivo e senza necessità di dover usare il tempo passato. Attraverso i ricordi dei suoi collaboratori, dei suoi amici, dei suoi fratelli si  dimostra che il Sud non è solo illegalità e camorra, degrado e pessimismo. E dove e coniugare sviluppo e legalità è possibile.

E che i nostri territori non sono persi ma possono ancora rappresentare occasione di una qualità della vita orgogliosa, per noi e per i nostri figli. «Ci sarà un'altra estate ad Acciaroli, ci saranno altri turisti e gli amanti del mare. Chiederanno di Angelo, lo so» scrive il fratello Dario nel libro. Sono tornato da pochi giorni da Acciaroli, dal tuo amato Cilento. Angelo tanti mi hanno chiesto di te. Il mare è pulito, i depuratori funzionano, i rifiuti si differenziano. E' sempre bella Acciaroli.

Iniziative Anniversario

Il 3 settembre, alle 17, nel Castello Capano di Pollica  convegno i “Comuni virtuosi”, organizzato dalla Fondazione “Angelo Vassallo” e dal Comieco (il consorzio nazionale degli imballaggi)

Alle 19, presso l’Arena del Mare di Acciaroli, la Fondazione presenta un bilancio delle attività e dei progetti avviati e realizzati

Alle 20.30, presso l’Arena del Mare di Acciaroli, Luca Pagliari introdurrà il suo documentario “Storia di un uomo coraggioso”

Il 5 settembre , alle ore 18,30 ad Acciaroli  verrà presentato «Il sindaco pescatore» libro edito da Mondadori (144 pagine, 17 euro), scritto da Dario Vassallo (fratello di Angelo) e Nello Governato con prefazione di Riccardo Iacona.


*tratto da www.liberainformazione.org


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