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Articolo 21 - Editoriali
Caro premier, avanti così
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di Antonio Spinosa

LETTERA APERTA AL CAVALIERE BERLUSCONI

da Avanti!

Caro presidente Berlusconi, ma Lei è un uomo politico, conta l??oggi, non il passato. C??era mio nonno che esclamava: ??Dimmi chi sono, non chi sono stato?. Né è necessario nel nostro caso rivolgersi a Platone, che su questo tema scrisse un saggio, per sapere chi è uomo politico. A Cernobbio, nella sua più recente e ripetitiva lamentela ha detto che politici, giornalisti, imprenditori La considerano un alieno e che il suo governo sarebbe formato da dilettanti allo sbaraglio. Ma invece, a parte i dilettanti allo sbaraglio che io non vedo a Palazzo Chigi, proprio questa è la caratteristica vincente della Casa delle libertà, di avere fra i suoi uomini gente che non proviene direttamente dalla politica. Ma oggi tutti loro, senza distinzione, fanno politica o hanno imparato a fare politica. Polemicamente, e perché Lei si irriti, i suoi avversari non Le perdonano - e lo ricorda tristemente Lei stesso - il fatto di essere un imprenditore che è arrivato velocemente nei santuari della politica raggiungendone i vertici. La considerano ??un mostro, un alieno? che ha esautorato gli altri di un potere che spettava loro di diritto. ??Siamo considerati?, Lei ancora lamenta, ??una maggioranza, un governo e dei ministri che sono estranei alla vita politica, alla stregua di parvenu, e tutto ciò che facciamo viene disconosciuto come un??opera di dilettanti dimostrando nessun interesse nei confronti di un piano di governo articolato ed efficace?. Lo vede, caro presidente, che Lei stesso si contraddice quando afferma, a conclusione del suo dire, che il Suo governo opera nel campo della politica in maniera ??articolata ed efficace?? Tiro in ballo Seneca, il quale affermava che il compito dell??uomo politico è quello di ??rendersi utile agli altri?. E aggiungeva che ciò poteva avvenire ??nella misura concessa dalle circostanze?. Come avviene a Lei e al suo governo: fate ciò che vi è possibile fare, e non meritate i rimproveri che artificiosamente vi rivolgono di segnare il passo. Sono le circostanze e i dati di fatto che non sempre vi consentono di fare tutto ciò che avete annunciato di fare. Certo, in proposito Platone era più pessimista poiché pensava che al governo dovessero andare uomini politici perfetti per attuare uno Stato perfetto. Ma chi è perfetto?, caro Cavaliere. Perciò ascolti più Seneca che Platone, e continui a governare senza preoccuparsi di che cosa dicono i suoi avversari. Ciò che conta è possedere ??un??etica della responsabilità?. Lei ha un merito rispetto all??uomo politico tradizionale: tutti capiscono ciò che Berlusconi dice per aver ammodernato il parlare degli uomini politici, quell??assurdo ??politichese? che in realtà serve più a nascondere il pensiero che non a renderlo esplicito: e così quegli uomini politici, quando serve, hanno alla portata di mano un??utile scappatoia. Lei, invece, anche quando la fa ??grossa?, ha il coraggio di dire di aver sbagliato. Le sembra poco? Insomma, oggi non è più lecito chiedersi: ??Ma Berlusconi è un uomo politico??. E in proposito qualcuno ha giustamente osservato, nel parlare della Milano del primo ??900, che gli italiani (e soprattutto i meneghini) conoscevano Giolitti, D??Annunzio e il ??Corriere della Sera?. Oggi, un po?? dovunque, tutti conoscono anche Silvio Berlusconi.

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