Articolo 21 - ESTERI
Porcellum made in Egypt
di Riccardo Cristiano
da Il mondo di Annibale
“O si cancella questo scempio o noi boicottiamo il voto”. Così parlò la Fratellanza Musulmana d’Egitto, l’organizzazione che tramite liste collegate appare destinata a vincere le imminenti elezioni egiziane. E’ successo infatti che a pochi giorni dal voto, il primo turno elettorale è previsto per il 28 novembre, i militari al potere in Egitto hanno cambiato la legge elettorale: 2/3 dell’assemblea saranno eletti col proporzionale e il restante terzo col maggioritario semplice, chi prende più voti passa.
Accade però che l’articolo 5 del decreto prevede che al maggioritario possano partecipare soltanto personalità indipendenti, non iscritte ai partiti. E visto che nel vecchio Egitto era prassi che gli “eletti indipendenti” fossero tali fino al giorno del voto, poi, appena eletti, correvano ad iscriversi al partito di Mubarak, i generaloni del Cairo hanno previsto che gli indipendenti non potranno iscriversi a nessuno dei partito del nuovo Egitto, pena perdere il loro seggio. Sembra evidente che in questo modo si intenda danneggiare i più forti, cioè la Fratellanza Musulmana, e favorire il ritorno sulla scena di personalità legate al vecchio regime. Ma quello che sembra ancor più evidente è l’assurdità di un sistema che proibisce a un terzo dei deputati di appartenere ai partiti politici nazionali. Tanta fantasia sulle norme elettorali credevamo fosse esclusiva degli ideatori del nostrano Porcellum.
“O si cancella questo scempio o noi boicottiamo il voto”. Così parlò la Fratellanza Musulmana d’Egitto, l’organizzazione che tramite liste collegate appare destinata a vincere le imminenti elezioni egiziane. E’ successo infatti che a pochi giorni dal voto, il primo turno elettorale è previsto per il 28 novembre, i militari al potere in Egitto hanno cambiato la legge elettorale: 2/3 dell’assemblea saranno eletti col proporzionale e il restante terzo col maggioritario semplice, chi prende più voti passa.
Accade però che l’articolo 5 del decreto prevede che al maggioritario possano partecipare soltanto personalità indipendenti, non iscritte ai partiti. E visto che nel vecchio Egitto era prassi che gli “eletti indipendenti” fossero tali fino al giorno del voto, poi, appena eletti, correvano ad iscriversi al partito di Mubarak, i generaloni del Cairo hanno previsto che gli indipendenti non potranno iscriversi a nessuno dei partito del nuovo Egitto, pena perdere il loro seggio. Sembra evidente che in questo modo si intenda danneggiare i più forti, cioè la Fratellanza Musulmana, e favorire il ritorno sulla scena di personalità legate al vecchio regime. Ma quello che sembra ancor più evidente è l’assurdità di un sistema che proibisce a un terzo dei deputati di appartenere ai partiti politici nazionali. Tanta fantasia sulle norme elettorali credevamo fosse esclusiva degli ideatori del nostrano Porcellum.
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