Articolo 21 - ESTERI
I generali e il modello Mubarak
di redazione
da Il Mondo di Annibale
Il generale Tantawi, capo della giunta militare che governa provvisoriamente l’Egitto, ha annunciato la reintroduzione di alcune disposizioni speciali, norme che appartenevano al vasto sistema dello stato d’emergenza imposto in Egitto per mezzo secolo e parzialmente rimosso dopo la rivoluzione di Febbraio. Ovviamente la preoccupazione della giunta è garantire la sicurezza e la stabilità del Paese, messa a repentaglio dal crimine che dilagherebbe al Cairo e in molte altre aree del Paese (basti pensare al Sinai).”
Il generale ha ovviamente fatto capire di essere molto dispiaciuto: “nessuno ha piacere di annunciare l’introduzione di norme emergenziali nel suo Paese”, ha assicurato. Ma la gestione della sicurezza in Egitto, a cominciare da quel giorno di febbraio quando Mubarak fece aprire le patrie galere e liberare 40mila detenuti comuni, ha sempre insospettito. Ora lascia davvero basiti che i militari parlino di situazione dell’ordine pubblico fuori controllo, di pericoli per la sicurezza, e ricorrano ad alcune misure eccezionali tra le quali spicca la norma per perseguire e arrestare chi propaga notizie false a mezzo stampa, cioè la censura. Proprio come ai tempi di Mubarak. A seguire quella sui trasporti pubblici.
Il generale Tantawi, capo della giunta militare che governa provvisoriamente l’Egitto, ha annunciato la reintroduzione di alcune disposizioni speciali, norme che appartenevano al vasto sistema dello stato d’emergenza imposto in Egitto per mezzo secolo e parzialmente rimosso dopo la rivoluzione di Febbraio. Ovviamente la preoccupazione della giunta è garantire la sicurezza e la stabilità del Paese, messa a repentaglio dal crimine che dilagherebbe al Cairo e in molte altre aree del Paese (basti pensare al Sinai).”
Il generale ha ovviamente fatto capire di essere molto dispiaciuto: “nessuno ha piacere di annunciare l’introduzione di norme emergenziali nel suo Paese”, ha assicurato. Ma la gestione della sicurezza in Egitto, a cominciare da quel giorno di febbraio quando Mubarak fece aprire le patrie galere e liberare 40mila detenuti comuni, ha sempre insospettito. Ora lascia davvero basiti che i militari parlino di situazione dell’ordine pubblico fuori controllo, di pericoli per la sicurezza, e ricorrano ad alcune misure eccezionali tra le quali spicca la norma per perseguire e arrestare chi propaga notizie false a mezzo stampa, cioè la censura. Proprio come ai tempi di Mubarak. A seguire quella sui trasporti pubblici.
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