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Non dimentichiamo la Somalia. Oggi a Roma con "Migrare" e "Articolo21"
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di redazione

Non dimentichiamo la Somalia. Oggi a Roma con "Migrare" e "Articolo21"

Dal gennaio 1991, quando il dittatore Siad Barre abbandonò Mogadiscio, la Somalia è piombata nel più buio medio evo. Il suo territorio è percorso da truppe di vari paesi e non tutte coordinate dalle Nazioni Unite. Il terrorismo fondamentalista e i traffici di uomini, droga, armi e rifiuti tossici dilagano; la pesca illegale e la pirateria imperversano mentre la siccità ha determinato la più grave crisi alimentare degli ultimi sessant’anni e la mortalità infantile è la più alta del mondo.
L’impegno internazionale per il sostegno alle istituzioni federali di transizione non sembra riuscire, da solo, a dominare una situazione che appare sempre più ingovernabile con tendenza a peggiorare.
In questo quadro sconfortante è emerso in questi ultimi tempi un elemento positivo: il risveglio dei somali in diaspora che da ogni parte del mondo cercano di aggregarsi per dare finalmente il loro indispensabile contributo onde riportare la Somalia in una condizione di normalità.
L’elemento coagulante di questo impegno è il Prof. Mohamed Abdullahi Mohamed, detto Farmajo, che per cinque mesi, sino al giugno 2011, ha rivestito la carica di Primo Ministro del Governo Federale di Transizione suscitando nella popolazione di Mogadiscio stima ed apprezzamento per il suo impegno nella ricostruzione degli aspetti fondamentali dello Stato: dalla scuola all’ordine pubblico, dalla sanità all’esercito, dall’illuminazione pubblica alle pensioni.
Nella poliedrica sensibilità somala l’esperienza governativa di Mohamed A. Mohamed è stata capace di superare il tradizionale clanismo facendo intravvedere a generazioni che non hanno mai conosciuto la normalità la luce di una vita finalmente pacificata in fondo all’attuale tunnel di continue lotte e violenze.
Già in Norvegia, ad Oslo, all’inizio di settembre 2011 la diaspora somala si è riunita sotto le insegne della prima Somali Hope Conference per porre le basi della convergenza verso una soluzione pacifica e democratica per la Somalia.
Con la Somali Hope Conference Two si vuole coinvolgere in questo sforzo anche la comunità internazionale e in primo luogo l’Italia che per tradizione culturale, coloniale e postcoloniale, è il Paese più vicino alla Somalia.
Grande è stata la disponibilità delle istituzioni italiane a questa iniziativa.
Il Presidente del Senato della Repubblica Renato Schifani, dietro richiesta del Sen. Vinvenzo Vita, ha messo a disposizione la prestigiosa Sala Capitolare presso il Chiostro della Chiesa di Santa Maria sopra Minerva, la stessa dove venne letta la sentenza di condanna a Galileo Galilei per il giorno 2 dicembre 2011 dalle ore 9,30 alle ore 19,00.
La sera precedente, 1° dicembre 2011, alle ore 20,00, presso il Teatro Argentina, sotto il titolo “Teatri di guerra: la Somalia” è prevista la trasmissione del film di Piero Marrazzo, prodotto da RAI Cinema, dal titolo “Somalia, un leone senza denti”. Seguirà il dibattito fra il Prof. Mohamed A. Mohamed e l’ex sottosegretario agli esteri Alfredo Mantica moderato da Piero Marrazzo.
Roma Capitale e la Regionale Lazio hanno dato il loro patrocinio a entrambe le manifestazioni.
Questo sostegno manifesta la vicinanza e la solidarietà con la quale l’Italia, il Lazio e Roma partecipano all’iniziativa della diaspora somala per una Somalia finalmente pacificata e democratica.

Sotto l’Alto Patrocinio del Senato della Repubblica, di Roma Capitale e di Regione Lazio

SOMALI HOPE CONFERENCE TWO
L’impegno della diaspora somala per la pacificazione della patria
Sala Capitolare presso il Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva
2 dicembre 2011 dalle ore 9,30 alle 19,00
Promossa dall’Associazione Migrare e da Articolo 21

 

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