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"Giulia", rete delle giornaliste. Oggi la presentazione
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di Redazione

"Giulia", rete delle giornaliste. Oggi la presentazione

Sarà presentato oggi alle 12 il Manifesto delle Giornaliste Unite Libere Autonome contro quell'informazione che propone un'offensiva rappresentazione dell'immagine delle donne e ignora i problemi veri del Paese e della società. Una pagina Facebook, un sito e una lettera al presidente Napolitano. "Andato via Berlusconi i problemi restano identici". 
Un Manifesto che ha raccolto quasi quattrocento firme di giornaliste in tutta Italia, e che sarà presentato oggi alle 12 alla Federazione della Stampa, una pagina facebook, ed ora un sito e una lettera inviata al Presidente della Repubblica Napolitano per porre con forza il problema di un'informazione che propone un'offensiva rappresentazione dell'immagine delle donne e ignora i problemi veri del Paese e della società.

L'idea di creare GIULIA, rete delle Giornaliste Unite Libere Autonome, nasce come reazione all'attacco portato dal governo Berlusconi alla dignità della donna, ai diritti del lavoro e dell'informazione. E quella contro il bavaglio e la stretta alle intercettazioni è stata la prima battaglia che ha portato le giornaliste di GIULIA in piazza a Roma e Milano.

"Andato via Berlusconi i problemi restano identici", dice la portavoce di GIULIA Alessandra Mancuso, "e la nostra Associazione vuole mobilitare il protagonismo ritrovato delle giornaliste. Non ne possiamo più di questa informazione condizionata dai poteri e dagli interessi di parte, che non fa inchieste, che censura, che dà sempre più spazio al sensazionalismo e alla cronaca-spettacolo e continua a rappresentare in modo distorto la donna, i giovani, la società. Non possiamo più accettarlo. E' ora di esigere un cambiamento, anche nelle redazioni così profondamente maschiliste, e di farlo in prima persona. Per non dire delle discriminazioni che viviamo come giornaliste, tanto più se madri e precarie".

Le adesioni al Manifesto, giunte dalla Sicilia al Trentino Alto Adige, vedono insieme giornaliste della carta stampata, della radio, della televisione, del web, degli uffici stampa. Tra le firme, molte le giornaliste precarie e freelance e tanti i nomi noti (tra le altre Natalia Aspesi,  Marialuisa Busi, Tiziana Ferrario, Fiorenza Sarzanini, il direttore di Rai teche Barbara Scaramucci, Norma Rangeri, Lea Melandri, Michela Marzano, Benedetta Barzini, Anna Scalfati, Giuliana Sgrena). E domenica 11 saranno in piazza del Popolo alla manifestazione di Se Non Ora Quando.


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