di Silvano Agosti
da L'UnitÃ
Questa estate un ministro della Repubblica ha invitato gli anziani a recarsi nei supermercati per combattere il caldo e la solitudine. Ho trascorso la mattinata in un super-mercato. Mi aspettavo, entrando, di vedere un assembramento di alcune centinaia di anziani, immobili, pigiati lâ??uno accanto allâ??altro, per decreto ministeriale, intenti a trovare consolazione alla vista delle centinaia di prodotti esposti, per loro spesso accessibili solo allo sguardo. La cosa avrebbe forse fatto felice il ministro, ma non aveva riscontro nella realtà . Solo qualche anziano, frettoloso, intento a scegliere i pochi prodotti di quotidiana necessità .
Câ??era invece una bambina down, che saltellava da scaffale a scaffale, seguita a poca distanza dal padre. «Compra questo e questo e questâ??altro». Gridava la ragazzina. «A sentir te dovrei comprare tutto quello che è esposto nel super-mercato». «Che ci posso fare se mi piace, queste cose a me piacciono, che ci posso fare?».
Mi tornava alla mente nostra madre quando ci portava tutti e sei in pasticceria e comprava una pasta, poi la divideva in fettine e ci imboccava, uno per uno, e noi bambini eravamo esaltati dallâ??intensità del dolce che si scioglieva in bocca. Un mio fratellino redarguiva la mamma e le diceva: «Ma perché dividi una pasta? Guarda quante ce ne sono, con la crema, senza cremaâ?¦Â». Mio fratello non capiva, proprio come la bambina down, che la parata dei beni di consumo è protetta dai prezzi e resa spesso inaccessibile dai costi.
Mi distrae dallâ??innocenza e dal balletto della bambina che vorrebbe comprare tutto, lâ??ingresso di un personaggio politico dâ??elevato prestigio, noto come persona sommersa dalle ricchezze e dai privilegi. La moglie spinge un carrello che ben presto si riempie dâ??ogni bene. Lâ??importante uomo politico passeggia a poca distanza da lei con lâ??aria fiera di chi «sa di potere». Quando la moglie arriva alla cassa, lâ??importante uomo pubblico estrae un pacchetto di «buoni pasto», certamente offerti da qualche importante azienda della capitale, e paga con quelli.
Intanto entra chiassosa una ragazza intenta a parlare tra sé e sé. Il suo monologo ogni poco si trasfigura in un canto. I lavoranti la salutano. «Ciao Dirce, ben tornata, dove sei stata tutto questo tempo?» «In manicomio». Urla con grazia la ragazza. «Ma se il manicomio non câ??è più». «Câ??è, câ??è, faccio le pulizie in una banca e lì, in tante gabbiette, stanno rinchiuse decine di persone tutto il giorno, per tutta la vita! Più matti di cosìâ?¦Â».
Unâ??anziana si è smarrita tra gli scaffali del supermercato e il direttore la accompagna gentilmente allâ??uscita. «Qui si viene per comprare, se vuole passeggiare vada al parco». Lâ??importante uomo politico sembra contrariato. Che sia lui il Ministro che suggeriva agli anziani di trascorrere le giornate di solitudine nei supermercati?
silvanoagosti@tiscali.it