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La censura della Sopa
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di Un caffe da Graziella

La censura della Sopa Il senato USA ha in corso di approvazione una legge assurda per difendere "il diritto di autore", la SOPA ( Stop Online Piracy Act). Questo disegno di Legge è stato promosso, sulle pressioni delle lobby che, per curare i loro pur legittimi affari, non si curano se vengono infranti alcuni "diritti fondamentali del cittadino". Deve essere chiaro che la pirateria è, comunque, una azione illegale, quindi va punita! Ma deve essere altrettanto chiaro che i sistemi che le lobby vogliono usare per contrastarla sono altrettanto illegali! Vediamo di spiegarci, come al solito, alla maniera del caffè da Graziella, cioè in modo semplice e diretto, magari incorrendo in qualche imprecisione o leggera inesattezza, ma possibilmente salvaguardando la chiarezza. Entrando nel merito: supponiamo che abitiate, in una casa in affitto nella quale svolgete anche una attività di lavoro, e che nel vostro paese avvengano furti di materiale vario, a danno di un commerciante.

Se il derubato rivolgendosi alle autorità, al sindaco, alla procura e al comandante la stazione dei carabinieri per la denuncia di furto, dichiarasse che, in base ad una legge vigente, le indagini le condurrà in proprio, le autorità citate devono accogliere la sua richiesta!
Ora potrebbe accadere che il derubato, nello svolgere le indagini nelle diverse abitazioni del paese, entri anche nella vostra, da una porta secondaria, e si nasconda in un armadio, dal quale, però, non può nè vedere nè interferire con le attività casalinghe o lavorative, ma può solo ascoltare.
Nella casa, vi sono gli addetti allo svolgimento della vostra attività lavorativa, oltre a voi. Supponiamo che, mentre voi state fuori casa, uno dei vostri dipendenti tiri fuori e adoperi un qualcosa che, acusticamente, possa somigliare alla refurtiva.
Chi sta nell'armadio può avere solo un "semplice sospetto, fondato o no", nulla più! Su questa base, però, si rivolge al giudice, il quale, a causa della stessa legge assurda che gli ha permesso indagini in proprio, è costretto ad emettere una ordinanza con effetto immediato: di chiusura della casa; di chiusura della attività; di blocco delle strade attorno alla casa;  che impone, anche, ai proprietari di casa di non affittarvi più nessuna abitazione in tutto il territorio; infine di rinvio a giudizio per reato penale di furto e per risarcimento danni in sede civile.

Tutto questo senza che voi possiate controbattere alcunchè, perché, sempre secondo questa legge, non è obbligatorio che la decisione passi prima da un Giudice per le Indagini preliminari. Dopo sarete chiamati a giudizio, per non si sa quanto tempo, al fine di dimostrare presso un Giudice terzo la vostra innocenza o la vostra colpevolezza. Ricapitolando: voi perdereste il diritto ad abitare in quella casa che è il "vostro unico domicilio"; perdereste anche la vostra società commerciale, che fallirebbe; il vostro padrone di casa, a causa dei sigilli, non percepirebbe, per lungo tempo, l'affitto; gli abitanti non potrebbero nemmeno transitare nelle vicinanze della vostra casa.
Tutto questo perchè un vostro dipendente ha acquistato " al vu cumprà" il solito prodotto "taroccato e pirata". Una legge che dovesse permettere tutto ciò sarebbe, come già detto, veramente assurda in quanto, la punizione sarebbe eccessiva rispetto alla colpa commessa e non colpirebbe la persona che ha realmente commesso il reato.
Ma vediamone anche i risvolti illegali! Il derubato, per questa Legge, avrebbe la facoltà di: violare il vostro domicilio, entrando da una porta secondaria; violare la vostra privacy, ascoltando tutto quello che accade in casa; fare, perfino, spionaggio commerciale e industriale.

Comportarsi in modo illegale senza essere punito impedendovi di conoscere, come è la prassi, se siete indagati, e per di più, vi nega ogni diritto ad adire presso un Giudice terzo. Tutto questo, sulla base di un "semplice sospetto", per un reato difficilmente dimostrabile, che al massimo si tradurrebbe in una semplice "sanzione amministrativa".
Per salvaguardare le lobby, quindi, si permetterebbe la violazione di diritti fondamentali e si permetterebbero anche eventuali azioni di ricatto oltre che di spionaggio per carpire segreti commerciali o industriali. Tutto ciò cozza con il fatto che: Il diritto alla "inviolabilità del domicilio" e il diritto alla "privacy", sono diritti di "rango superiore" al "diritto di autore", per cui sono assolutamente "inviolabili" dai privati e non possono essere "sospesi", con quella motivazione, ancora di più se il reato risultasse, non "penale", ma di "carattere amministrativo", e, quindi, si risolvesse  con una semplice "multa", per mancata applicazione della sicurezza ai sistemi della casa.

Spero di essere stata chiara nel mio esempio, e ora cercherò di trasportare il tutto nel mondo della informatica.
ll "padrone di casa", ovviamente è il cosiddetto "Hosting", che ospita i siti web, e che è quello a cui affittate il vostro sito (che diventa il vostro DOMICILIO LEGALE), il quale è costretto, dopo una indagine di un privato, a dargli il vostro indirizzo (IP) e la vostra ragione sociale. Al Browser, in base ad una semplice denuncia di "sospetto reato", viene comandato da un Giudice, l'oscuramento e la cancellazione di ogni percorso del suo motore di ricerca per arrivare a voi, nonché il blocco di tutte le azioni di pagamento a vostro favore, anche per prestazioni legali da voi fornite;
La tecnica di spionaggio si chiama "sniffing" e con quel software gli "investigatori privati"si piazzano in una delle porte del vostro computer che voi non adoperate, e riescono ad "ascoltare" tutto quello che voi fate "in rete", carpendovi ogni cosa; non riescono, almeno credo, ad interferire con il vostro PC, ma chi ce lo assicura? Gli hacker o quelli che vi inviano i virus, utilizzano proprio quel tipo di porta!

La strada per arrivare a voi sono le reti "peer to peer" o P2P, formate da reti di singoli computer PRIVATI, tutti collegati tra loro che fanno contemporaneamente da "client" e da "server", nelle quali voi, di solito, con Emule o con Bit Torrent, programmi detti di file-sharing, tanto per citarne alcuni, entrate, per scaricare file, condividendoli con altri utenti che rendono visibili, come voi, parte della memoria del loro computer.
Queste, quindi, sono reti di comunicazioni tra privati, salvaguardate sia a livello nazionale che internazionale.
In Italia, queste reti, infatti sono salvaguardate: all'articolo 15 della Costituzione che sostiene la libertà di espressione e l'accesso alla cultura e all'informazione, e all'articolo 21 che sancisce l'inviolabilità della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione tra "privati".

Ovviamente anche questi diritti sono di rango superiore rispetto "al diritto di autore". Inoltre, non è detto che questi file che vengono scambiati siano tutti illegali o "pirati". Potrebbero essere filmati di un compleanno, di una festa, di uno spettacolo al quale assistete.  però potrebbe accadervi che voi condividiate un file di un filmato ripreso da voi durante uno spettacolo, come avviene di solito, senza scopo di lucro, magari a compendio di un commento su un blog, su una bella serata trascorsa fuori casa. Poiché nello spettacolo chiaramente vi sono sicuramente brani coperti dal "diritto di autore", la diffusione in rete sarebbe illegale e perseguibile da questo tipo di Legge, qualora venisse approvata.  Reti del tipo YOUTUBE dovrebbero chiudere, ed anche molte attività commerciali di e-commerce, che vendono prodotti online,  potrebbero essere chiuse su semplice denuncia di un concorrente che invochi  la violazione, magari infondata, di un proprio diritto di autore. La chiusura e la successiva causa che si protrarrebbe per anni, farebbe fallire, comunque, l'azienda, anche se assolutamente innocente.
Potrebbe anche accadere che l'acquisizione illegale di file coperti dal diritto d'autore, avvenga da parte di un navigatore che si colleghi alla vostra rete wifi incautamente lasciata aperta e non protetta. Nel qual caso voi verreste chiusi e passereste molti guai !
Questo per darvi qualche esempio! e Lobby, con questa Legge, la SOPA,  stanno cercando di saltare lo Stato di Diritto (modellato, cioè, a difesa della collettività), cercando di introdurre percorsi veloci, ma, alternativi a quello giudiziario, solo per sanzionare le violazioni del copyright.

Se poi vogliamo pensare male ma veramente male, possiamo dire che questa è una vera e propria:
Legge Censura di Internet nel mondo intero, per fini, francamente poco chiari, a parte la salvaguardia del diritto di autore che ne rappresenta, forse, "il Cavallo di Troia".
Questa legge, per altro, non risolverebbe i furti online e non salvaguarderebbe in alcun modo il "diritto di autore"; infatti già circolano in commercio dispositivi che annullerebbero l'azione di "ascolto" con collegamenti "criptati", per cui il tutto cadrebbe nel "RIDICOLO". Resterebbe solo il fatto che potreste avere uno spione in casa!
Inoltre, ogni nazione ha già le proprie leggi sul furto della "proprietà intellettuale" e di solito, anche se con molti difetti dovuti ai limiti imposti dalla delicatezza della materia, funzionano.  In Italia abbiamo la Legge Urbani.
L'ultima spiegazione che vi devo è perchè tutto ciò ci interessa!
Ci interessa perché gli Hosting, nel mondo, sono al 99% americani e sarebbero soggetti alla azione di questa legge e quindi colpirebbero i siti di tutte le nazioni, quindi anche i nostri. Noi europei, però, potremmo ottenerne un vantaggio. Infatti si ingrandirebbero i nostri Hosting a danno di quelli americani, per la veloce migrazione dei siti verso altri "lidi" più protetti! Spero di avervi spiegato in modo chiaro, anche se imperfetto, alla nostra maniera, il perchè è stata promossa una azione mondiale  contro la CENSURA DELLA SOPA, a cui chiaramente dobbiamo aderire con le modalità che ormai circolano in rete e che vengono meravigliosamente propagandate da Movimenti che hanno a cuore la libertà di pensiero, di stampa e sono contro ogni tipo di censura.
ADERITE, ADERITE, ADERITE, IL 23 GENNAIO 2012!
Se dovesse passare la SOPA,  A quando il "divieto di scrittura", temporaneo, sui giornali o altri media, per una semplice accusa di terzi, di violazione di un presunto  "diritto di autore"?

da "un Caffe da Graziella"

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