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Grecia: il grido di dolore di un paese in agonia
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di Vassilios Vassas*

Grecia: il grido di dolore di un paese in agonia

Quando l’aiuto diventa punizione che strangola un intero popolo europeo, l’Unione Europea non ha senso di esistere. L’incapacità e la corruzione di quelli che hanno governato la Grecia negli ultimi anni e l’incapacità oppure la volontà, di punire la Grecia, da parte di quelli che governano l’Unione Europea, hanno portato il popolo greco a vivere il periodo più drammatico del dopo guerra. Dopo il primo pacchetto di aiuti dell’anno scorso accompagnato da dure misure di austerità, che invece di dare la possibilità di ripresa all’economia greca, hanno provocato una recessione profonda, tornano adesso con il nuovo pacchetto, con nuove misure di austerità e di tasse volte a creare una recessione ancora più profonda. Chi può credere che in questo momento esistono già nella piccola Grecia più di 1.000.000 di disoccupati? I giornali greci riportano che ogni giorno si aggiungono nelle liste di disoccupati 4.000 persone.

La Germania, che praticamente comanda l’Europa, con misure dure che non lasciano un minimo di respiro o di possibilità di ripresa all’economia Greca, cerca di punire la Grecia, forse per dare un esempio anche ad altri paesi come Portogallo, Spagna, e Italia. Per le strade di Atene i senza tetto ogni giorno che passa si moltiplicano. Ormai sono tantissimi. Sono migliaia a mangiare alle mense per i poveri e senza tetto organizzate dalla chiesa. Si tratta anche di gente giovane, circa uno su dieci di questi sono laureati che conoscono anche più di una lingua. Gente colta ed educata che ha avuto la sfortuna di vivere in Grecia in questo periodo. Gente che fino a ieri aveva lo stesso modo di pensare e vivere di milioni di altri cittadini europei. Da un’indagine si vede che circa 2.500 ragazzini che vivono nella zona della capitale della Grecia, vanno a scuola la mattina senza aver fatto la prima colazione. In alcune scuole elementari abbiamo il fenomeno di ragazzi che svengono durante le lezioni perché la mattina non hanno mangiato niente.

Cose che accadevano in Grecia soltanto nel periodo di occupazione del paese nella seconda guerra mondiale da parte delle forze naziste. Per ironia della storia, adesso che la Germania decide della sorte della Grecia, abbiamo fenomeni analoghi che si ripetono nella capitale ellenica. Questo non è un aiuto ma la distruzione di un popolo. Da non dimenticare che i cosiddetti aiuti sono praticamente prestiti che saranno restituiti a tassi alti. E' una cosa molto triste. Mentre il mondo libero, aveva dato alla Germania dopo la guerra il tempo di riorganizzarsi, senza praticamente punire il popolo tedesco per i crimini e i guai procurati in tutta Europa, la Germania non da la possibilità e il tempo alla piccola Grecia di riorganizzarsi con dignità e cercare di risolvere i problemi accumulati nel passato.

Esiste il sospetto che in questo momento ci siano forze al comando dell’Unione Europea che spingono la Grecia nel baratro. Anche un ragazzino capirebbe che non può esserci una ripresa economica in un paese strangolato dalle tasse e dalla recessione. Sembra molto strano che quelli che comandano l’Europa non lo capiscano. Certamente saranno in molti a guadagnare dal crollo di un paese come la Grecia che solo in apparenza sembra povero. Quando al di sopra del diritto di vivere con dignità di ogni cittadino europeo, prevale soltanto il principio di soddisfare i propri interessi come stati e soddisfare anche i mercati, il sogno di vivere in un mondo migliore sul quale è fondata l’Unione europea svanisce e seguiranno tempi molto bui.
Se questo è il futuro che la Germania sta preparando per la Grecia, certo sarà un futuro da incubo. Però bisogna che tutta l'Europa faccia attenzione perché questo potrebbe essere solo l’inizio di un incubo che coinvolge tutti.

*Ringraziamo il collega Renzo Santelli per la divulgazione di questa lettera ricevuta dell'amico Vassilios che vive in Grecia. 

 


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