Affogano in mare i diritti costituzionali

Storiellina triste di quanto è strano il mondo.
Perché nel 1979 era più bello.
Allora un certo Bettino Craxi assieme a un tale Valdo Spini spiegarono agli spettatori di Telemilano, una piccola tivù di proprietà di un certo Silvio Berlusconi, che aiutare i boat people del Vietnam era un dovere.
Non un dovere come cittadini italiani (perché in fondo che c'entrava l'Italia con la guerra che aveva martoriato il Vietnam?) ma come esseri umani.
Che non c'entrava la politica italiana, che non era un siluro al Pci, che di fronte a certi drammi la politica doveva solo abbassare il capo rispettosa.
E il presidente del consiglio Giulio Andreotti dispose, e il suo successore Francesco Cossiga confermò, l'invio di una missione italiana, una forza navale nel lontano mare della Cina: "Come cittadini di un paese civile e come credenti abbiamo una sola opzione".
E la Rai trasmise in apertura dei suoi telegiornali, giorno dopo giorno, le immagini dei bravi marinai italiani che aiutavano i fratelli del mare della Cina, fuggiti in cerca di libertà da un regime comunista.
"In mezzo ci potrebbero essere persone titolari del diritto di rifugiato. E' un diritto costituzionale e noi siamo obbedienti alla Costituzione", tagliò corto il giovane sottosegretario Gianni De Michelis a un convegno cui partecipava anche un giovanissimo Renato Brunetta di fronte alla domanda di Mario Pastore: "Ma, scusi, perché a prendere i vietnamiti non ci vanno gli americani che in Vietnam hanno condotto la guerra?".
I vietnamiti vennero salvati da una morte orribile, alla deriva in mezzo al mare. Non tutti, ma buona parte, vennero issati sulle navi e portati nel Paese bello, governato da una Costituzione umana.
La Costituzione del 1979 era la stessa di oggi. Ma il Paese bello che aveva mandato le navi nell'Estremo oriente a raccattare i boat people è profondamente cambiato.
Perché nessuno sa quanti "titolari del diritto di rifugiato, diritto costituzionale" ci siano in fondo al mare di Sicilia.
E nessuno sa quanti "titolari del diritto di rifugiato, diritto costituzionale" ci siano in questo momento nei campi d'internamento libici in mezzo al deserto.
Fuggiti da guerre raccapriccianti che oggi si preferisce non vedere.
Fuggiti da quella guerra senza fine che si chiama fame.
Fuggiti da regimi inumani.
Fuggiti allo sterminio cui sono destinati per "colpa" della loro lingua o religione.
Fuggiti da orrori inumani cui adesso sono stati inumanamente riconsegnati senza alcuna pietà da un Paese civile.
 
La Costituzione è sempre là. Il Paese del 2009, però, l'ha nascosta sotto un mare di cadaveri.

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