di Ylenia Di Matteo
A quale titolo uno chansonnier può utilizzare un aereo militare? Giullare di Stato?
Rilevanza penale a parte (e che spetterà alla magistratura accertare), il cittadino comune si accontenta di analizzare lo squallore di una mentalità tutta italiana, di un modo di gestire la cosa pubblica che ci fa essere lo “zimbello d’Europa”, il paese cui il governatore dell’Assia non darebbe neanche un Euro.
Una parte d’Italia non prova vergogna, ha scarsa memoria e trova sempre il modo di giustificare e tollerare l’inciviltà del cosiddetto “italiano medio”. Pronti a respingere poveri cristi che vengono dalla fame, pronti ad accogliere in Parlamento chi le leggi le ha violate o chi ha frequentazioni poco raccomandabili.
E’ davvero difficile la selezione naturale per i diversamente onesti? In natura vince il più forte. Ma in una società civile?
Il comportamento umano è un intreccio di più fattori. Coscienza, personalità, sensibilità.
Essere amico di un camorrista non è previsto dal codice penale ma, soprattutto per un uomo di Stato, è moralmente deprecabile. Quantomeno non conveniente, agli occhi della pubblica piazza.
Utilizzare denaro o cosa mobile di cui si ha la disponibilità per ragioni di servizio o di ufficio per fini personali, configura invece il reato di peculato. Intatto, se non migliorato, il rapporto di amicizia.
Le vicende personali del Presidente del Consiglio hanno spostato l’attenzione da problemi ben più seri.
Il continuo disprezzo verso la Costituzione, il Parlamento e la Magistratura potrebbe generare conseguenze ben più pericolose rispetto a quelle determinate dalla fine del suo matrimonio. Il criterio di scelta dei nostri rappresentanti in Europa (“ E’ la fidanzata del figlio del prefetto”) acuisce la frustrazione che i giovani innamorati della politica provano nel vedere umiliate le competenze e le capacità ottenute con studio e sacrificio. Con il rischio di affidare alle persone sbagliate la cura e gli interessi del Paese. L’ostilità a qualsivoglia opposizione (politica e mediatica) è sintomo di una visione assolutamente distorta del concetto di dialettica civile. Anzi ne è la negazione.
La differenza tra il cittadino comune e l’Eletto è proprio questa. Nella rilevanza sociale dei rispettivi comportamenti. Chi ci rappresenta deve essere credibile. Chi ci rappresenta deve essere trasparente. Chi ci rappresenta deve rispettare le regole della democrazia. Chi ci rappresenta deve rispettarci.
Rispetto e regole.
Nessuno escluso.