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Articolo 21 - Editoriali
I giornalisti italiani non subiranno in silenzio il tentativo di imbavagliarli
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di Fnsi

“C’è più di un eccesso di zelo nella vicenda che ruota intorno alle fotografie scattate
da Antonello Zappadu. Quello della Procura di Roma, che ha ipotizzato la tentata
truffa per poter così mettere sotto sequestro - ancor prima del pronunciamento del
Garante della Privacy - anche gli scatti eseguiti in luogo pubblico, all’aeroporto di
Olbia. Quello della società editrice di E Polis, che si è affrettata ad annunciare un
procedimento disciplinare a carico del fororeporter in nome di presunte regole “eticovaloriali”:
ha fatto molto bene l’assemblea di redazione a ricordare che per i
giornalisti le norme deontologiche sono quelle fissate dalle carte dell’Ordine, e a
rispondere con due giorni di sciopero alla reazione con la quale il direttore di testata
ha accolto il pronunciamento dei suoi redattori.
Il Sindacato dei giornalisti non ha mai rivendicato un inesistente diritto al
pettegolezzo o all’intrusione nella vita privata. Ma i personaggi pubblici - i politici
come gli attori, che chiedono in permanenza la presenza delle telecamere e dei
teleobiettivi - non possono dimenticare che per loro la soglia della riservatezza è
attenuata: come avvenne per Silvio Sircana, all’epoca portavoce del Presidente del
Consiglio Prodi, che era stato fotografato in una strada di Roma mentre a bordo della
sua auto parlava con un trans; o come avvenne per Clemente Mastella, all’epoca
ministro della Giustizia, fotografato mentre usava l’aereo di Stato per andare al Gran
Premio a Monza. L’on. Berlusconi non può pretendere un trattamento diverso. C’è
un diritto di cronaca che non ha nulla a che vedere col gossip, e che va difeso. E
sbaglia il Presidente del Consiglio quando minaccia di rendere ancora più restrittive
le norme sulle intercettazioni: il disegno di legge Alfano, che subito dopo le Europee
andrà in aula alla Camera, è incompatibile con il corretto esercizio della cronaca
giudiziaria. Ha bisogno sì di modifiche, ma per garantire ai cittadini il diritto ad
essere informati. I giornalisti italiani non subiranno in silenzio il tentativo di
imbavagliarli”.

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