Mesi di battaglie ed appelli non sono stati inutili, anche se la legge sulle intercettazioni è passata alla Camera con il suo bagaglio liberticida. Ora, mentre si avvicina il dibattito al Senato, altri appelli si aggiungono alle iniziative di Articolo21, agli appelli della FNSI e dell'Usigrai , al libro bianco dei Cronisti, ai convegni e dibattiti che si sono sviluppati per giorni e giorni un po' ovunque.

Fa piacere vedere che su Micromega  sia partita una raccolta di firme contro la Legge Bavaglio,così come  è importante l'iniziativa, nuova ma nel solco del passato, della Associazione Stampa Romana. E' ancora possibile cambiare al Senato quella legge che  toglie ai cittadini il diritto di sapere , che nega ai giornalisti la possibilità di pubblicare e che, soprattutto, toglie alle forze di Polizie ed ai magistrati importanti strumenti per lottare contro la criminalità organizzata.
Aderiamo all'appello di Micromega e come i colleghi firmatari di quell'appello, rilanciamo la proposta di disobbedienza civile per i giornalisti, in caso sia approvata la legge anche al Senato. E rilanciamo la proposta  insieme all'idea di unire tutte queste proposte di lotta ai bavagli in una grande iniziativa nazionale che ,poco prima che la discussione al Senato entri nel vivo, faccia pesare la forza dei no alla legge sulle intercettazioni, motivando punto per punto le nostre ragioni,in nome della legalità e della libertà di informazione.

In nome dei cittadini ai quali si vogliono togliere i diritti di vivere in sicurezza perché la polizia lavora bene e con strumenti giusti e di sapere con  tempestività tutto,ma proprio tutto, su chi li governa e li rappresenta.
Dunque  mettiamo insieme le forze e gli appelli, lavoriamo nelle nostre realtà ( e cominciamo dalla Rai, da noi tutti alle prese con il consueto tentativo governativo di mettere a tacere i fatti più che il dissenso!!) per far emergere le contraddizioni e le reali conseguenze di questa legge sulle intercettazioni. C'è spazio per cambiare ancora la legge, per impedire che il governo metta la fiducia anche al Senato su questa legge bavaglio, per far emergere le contraddizioni anche dentro la stessa maggioranza e per eliminare gli aspetti irrazionali e liberticidi.