di Associazioni per il Fondo Unico per lo spettacolo
Durante i giorni dei vostri importanti incontri, in occasione del summit dell'Aquila il nostro Presidente del Consiglio vi avrà raccontato di un Paese che ha al centro della sua vita la cultura e l'arte. Vi avrà detto di chiese salvate, di capolavori strappati alla polvere. Vi avrà detto che l'Italia è un museo a cielo aperto, che da noi la cultura è un valore etico e una ricchezza.
Eppure in questi stessi giorni, proprio il governo del presidente Berlusconi ha deciso una riduzione violenta dei finanziamenti pubblici alla cultura.
Dal momento che l'arte e la cultura italiana rappresentano non solo un nostro patrimonio ma qualcosa che appartiene al mondo intero, ci preme dirvi che quanto sta per accadere non è un semplice ridimensionamento della produzione artistica italiana, ma è un suo pressochè totale annientamento.
Meno cultura in Italia equivale a dire meno cultura nel mondo.
Noi non consentiremo che questo accada, consapevoli che gli artisti dei vostri paesi non ci lasceranno soli in questa battaglia.