di Gaetano Alessi
Un percorso durato quattordici giorni, che ha visto coinvolti quasi un migliaio di studenti di scuole e università, dieci workhshop tematici, quattro talk show, quattro giorni d’assemblee degli studenti di scuola, un’assemblea degli studenti universitari, un’assemblea generale dei soggetti in formazione (studenti medi e universitari, dottorandi, ricercatori, ecc): questi i numeri di "Riot Village", il campeggio nazionale studentesco che si è concluso a Frassanito (LE). Gli studenti durante tutti i giorni del raduno si sono riuniti per discutere approfonditamente d’ambiente, mafie, partecipazione, lotta alle discriminazioni, uguaglianza di genere e per discutere di scuola e università e delle attività e mobilitazioni da mettere in campo da settembre. Sono tante le proposte, le idee che mostrano lo straordinario desiderio di partecipazione degli studenti che hanno preso parte al campeggio. Nuove emozioni e nuove proposte quindi per l'Unione degli Studenti che riprenderà da settembre le battaglie in difesa della scuola pubblica. Per rilanciare il protagonismo studentesco l’Uds ha messo in cantiere una mobilitazione nazionale nella prima metà d’ottobre. Ma non finisce qui: l'indizione di un referendum studentesco nazionale, rivendicazioni in tutte le regioni in difesa del diritto allo studio e una capillare campagna elettorale per il rinnovo dei rappresentanti degli studenti nelle scuole, fanno parte di una strategia più ampia che mira ad arginare i tentativi del Governo Berlusconi di tappare la bocca agli studenti. Dal campeggio studentesco pugliese parte anche il percorso costituente di un network che rappresenterà tutti i soggetti in formazione italiani (studenti, dottorandi, ricercatori, ecc) - esperienza unica in Italia e in Europa - che si sono dati appuntamento il 10 e 11 ottobre a Roma per una grande assemblea nazionale.
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