di Anonimo veneziano
??Nella storia della Repubblica, nessuno ha varato più riforme di me?. ??Meno sprechi e meno tasse: con la mia riforma, i ricchi pagheranno di più, i poveri di meno e l??evasione fiscale sarà sconfitta?. ??Sulla par condicio, dal partito Umanista e il suo 0,6% a Forza Italia che ha il 30%, tutti i partiti avranno lo stesso spazio e le stesse possibilità di esprimersi davanti agli elettori?. ??La mia solidarietà è rivolta all??amico Marcello Dell??Utri, condannato da giudici inqualificabili a nove anni per concorso esterno in associazione mafiosa: non è tollerabile?.
Dice questo e altro nella sua giornata veneziana il premier Berlusconi. Di mattina, l??inaugurazione di un??opera che non c??è ?? il passante di Mestre ?? al pomeriggio, a Mestre, arringa le sue truppe nel corso del ??No tax day?, con un intervento fiume che non risparmia niente e nessuno: dai ??comunisti assetati di vendetta?, ??agli organi d??informazione asserviti a logiche staliniste che oscurano e minimizzano? la sua azione riformatrice, ??mentendo ogni giorno davanti agli italiani?.
Proprio a Mestre, sotto gli occhi estasiati del ministro Lunardi, del ??resuscitato? Tremonti, del governatore del Veneto Galan, il Cavaliere inizia a dare i numeri: 125 miliardi di euro destinati a grandi opere per ??risollevare le sorti disastrate dell??Italia? mentre sull??euro e la competizione col dollaro, annuncia che il prossimo 15 gennaio volerà ??dall??amico George (Bush n.d.r.) per risolvere una volta per tutte la questione, perché l??Italia è diventata una super-potenza che merita il rispetto del mondo anche sotto il profilo monetario?.
Ancora. Profetizza che nel ??2008, anno d??inaugurazione di centinaia di grandi opere, io, Silvio Berlusconi sarà ancora qui, al vostro fianco e a guidare il Paese verso la vittoria finale?. Non si capisce bene di quale vittoria parli, il presidente del Consiglio. E forse, tra le mille e poi mille previsioni che gli suscita la visita in Veneto, prima, farebbe bene a consultare non diciamo i suoi consulenti ma almeno, un mago qualsiasi.