di Roberto Barzanti
Le dichiarazione di Michele Santoro a proposito della sua marginalizzazione bruxellese sono a dir poco stupefacenti. Avrei scommesso che il nodo veniva al pettine. Capita quando per svolgere un onesto e complicato lavoro parlamentare si scelgono primedonne che credono di contare solo quando stanno in tv o creano casi variamente ripresi dai giornali. Per giunta costoro si ritengono proprietari delle preferenze che hanno raccolto, evidentemente in virtù della loro azione o della loro fama o del riflesso di una simpatica presenza sullo schermo domestico.
Questo è berlusconismo della peggior specie. Perché mai Romano Prodi dovrebbe farsi sentire da Michele Santoro e farlo sentire importante e corteggiato? Il giornalista diventato europarlamentare si sarà accorto del lavoro che lâ??attende. Ã? un lavoro che richiede pazienza e umiltà : studiarsi i Trattati, scegliere un ambito specifico di intervento per non limitarsi a fare dichiarazioni del tutto ininfluenti da passare alle agenzie, frequentare assiduamente commissioni e riunioni, percorrere in lungo e largo la circoscrizione e oltre, organizzare un ufficio o qualcosa del genere per tenere le fila di impegni gravosi e fitti. Tutte cose che spesso si svolgono fuori dai riflettori e creano più grattacapi che gratificazioni. Eppure questa è la realtà .
A Santoro sembra che qualcuno dica â?? leggo nel â??Corriere della sera dellâ??11 dicembre in un servizio di Maria Latella â?? che qualcuno dica: â??voi fate gli eurodeputati, alla politica ci pensiamo noiâ?. La confessione è rivelatrice. In fondo lui stesso pensa che la politica sia altra cosa dal lavoro â?? continuo a usare questa parola â?? di europarlamentare. Non è così. Tra Bruxelles e Strasburgo, Roma o dove desideri Michele Santoro può impegnarsi come vuole, in piena autonomia, libero di ben rappresentare le sue idee e quelle degli elettori che lâ??hanno votato. Lo faccia e non si faccia prendere dalla sindrome delle luci spente: Nella sua confessione al â??Riformistaâ? (9 dicembre) ha chiuso con una battuta davvero poco felice: â??Invidio i mercenari di Forza Italia che almeno una paghetta ci guadagnano. Io lâ??ho fatto gratisâ?.
Alludeva forse alla scelta di fare la campagna elettorale e candidarsi allâ??emiciclo europeo. Solo la scelta è stata gratuita, ma attualmente Santoro ha una remunerazione decentissima: non favolosa come dicono i calunniatori, ma accettabile, anche se assai inferiore a quella cui sono abituati i giornalisti in RAI o a Mediaset. E allora cerchi di metter da parte fastidiosi protagonismi e immaginari ruoli provvidenziali, provocazioni populiste o ambizioni di grandezza e seriamente faccia il deputato, occupandosi, ad esempio, di informazione, antitrust europeo in materia, tutela del pluralismo etc. etc. I fascicoli da riprendere in mano sono tanti e non câ??è da stare a dormire. Né da aspettare la telefonata di Prodi per capirci qualcosa o avere il placet.