di Yousef Salman*
Ieri pomeriggio è stato trasferito il cittadino palestinese Ibrahim
Abayat, d'urgenza al Pronto Soccorso dell'Ospedale romano di San
Giovanni, per dolori addominali, al torace e i giramenti di testa.
Il Sig. Abayat, è uno dei tre deportati palestinesi, insieme a Khaled
Abu Nijme e Mohammed Saleh, nel maggio del 2002, dopo essere stati
asserragliati per 39 giorni nella Basilica della Natività di
Betlemme sotto assedio ed occupazione israeliana. I tre sono stati
deportati dalla loro terra sulla base di un accordo internazionale
con la mediazione USA, israelo-palestinese con l'Unione Europea e il
Governo italiano di Silvio Berlusconi. L'Italia doveva garantire la
sicurezza dei tre palestinesi con le loro famiglie, le condizioni di
una vita decente e il loro rientro in Palestina dopo tre anni.
Dalla primavera scorsa che il governo italiano non ha erogato alcun
aiuto economico, nonostante le sue promesse che avrebbe pagato le
somme dovute all'inizio di giugno. Il mancato rispetto dell'impegno
italiano ha condotto i tre cittadini palestinesi ad iniziare dalla
settimana scorsa lo sciopero della fame nella sede della
rappresentanza palestinese a Roma in Piazza San Giovanni.
I tre cittadini palestinesi, pur ringraziando l'Italia per l'aiuto
morale e materiale ricevuto, CHIEDONO al Governo italiano di onorare
gli impegni presi sette anni fa, per garantire a loro e alle loro
famiglie la sicurezza e le condizioni di una vita decente e dignitosa
e il rispetto dell'intero accordo, quindi il loro rientro a casa loro
in Palestina, facendo pressione sul governo d''occupazione israeliana.
I tre cittadini ringraziano tutte le persone che si sono recati a
fargli visita esprimendo solidarietà morale e politica.
*Delegato della Mezza Luna Rossa Palestinese in Italia