di Enzo Costa*
A impressionare, più che Lui, sono loro: quelli più papisti di Papi. Il nugolo di sottoposti, cortigiani e zerbini (dis)umani pronti a troncare, sopire e minimizzare qualsiasi miasmo esalato dall’inchiesta di Bari e dintorni. I fedeli negazionisti dell’evidenza più sconcia hanno giustificato e/o mistificato tutto: allegre frequentazioni di minorenni, eloquenti denunce coniugali, inequivocabili foto, incontrovertibili registrazioni, insostenibili bugie, inimmaginabili interrogatori. Da mesi, instancabili, alzano l’asticella della difendibilità del Capo, convinti, come tutti i servitori, che salvare Lui a tutti i costi (compreso quello della verità) sia il solo modo per salvare se stessi. Ora gli tocca reperire una qualche presentabilità per la contabilità dell’escortificio di Stato (18 festini per 30 fanciulle in 5 mesi) e per le menzogne sulla contestuale diserzione di impegni pubblici. Impresa improba, ma non estrema. L’asticella andrà ancora alzata: e la decenza, quindi, sprofondata.
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*da l'Unità