di Gaetano Alessi
"*Diamogli una lezione!": Con questo slogan, che campeggia sul proprio sito, l'Unione degli Studenti lancia una mobilitazione studentesca nazionale in tutte le città italiane per il prossimo 9 ottobre. "Di fronte ai tagli che ora iniziano a far sentire il loro reale peso su chi vive quotidianamente la scuola - dichiara Stefano Vitale, dell'UdS - gli studenti non resteranno a guardare, ma da subito saranno in prima linea per dare una "lezione" a questo governo che vuole distruggere la cultura". Neanche il tempo di sentir suonare di nuovo la campanella e l'Onda dimostra di non conoscere risacca.
L'UdS avanza 15 richieste precise al Governo, che vanno dal ritiro dei tagli alla scuola, alla richiesta di portare l'incidenza della spesa per la formazione sul PIL ai livelli europei, alla copertura finanziaria totale dei corsi di recupero e individuano anche le voci di spesa da cui recuperare utili finanziamenti, come le spese militari e l'acquisto dei software proprietari per i computer della rete scolastica (di cui chiedono la conversione nel sistema gratuito Linux).
Ma gli studenti vanno oltre e chiedono una legge quadro nazionale sul diritto allo studio, un "reddito di formazione" per gli studenti e il potenziamento della carta "Io Studio" per garantire veramente agli studenti l'accesso ai trasporti, musei, biblioteche, cinema, ecc. "Non intendiamo, però, occuparci solo di scuola- aggiunge Vitale - ma chiediamo anche il ritiro del pacchetto sicurezza e chiediamo una vera libertà di informazione".
La Gelmini ed il governo Berlusconi si troveranno ad affrontare un movimento studentesco agguerrito più che mai che ha già calendarizzato per il prossimo mese un ciclo d'iniziative che toccherà tutte le piazze italiane. Mentre il 10 e l'11 ottobre a Roma è convocata una grande assemblea studentesca di studenti delle scuole, universitari, dottorandi e ricercatori, per discutere e organizzare il futuro della scuola in Italia.