di Vincenzo Vita
Pubblichiamo di seguito il testo dell'interrogazione proposta da Vincenzo Vita in merito alla situazione dei dipendenti della Mondadori:
INTERROGAZIONE ORALE
Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali
Premesso che:
il 29 settembre 2009, la casa editrice Mondadori e i comitati di redazione delle testate siglarono un accordo in cui si motivava la necessità di tagli per il pesante calo dei ricavi pubblicitari, con una tendenza alla diminuzione del 29% nel 2009;
l’accordo prevedeva la richiesta di riconoscimento dello stato di crisi per poter avviare, dal 1° novembre 2009, i pensionamenti e i prepensionamenti (il fondo del Governo fu esteso ai periodici), con incentivi per chi si fosse dimesso subito e la Cassa integrazione fino all’uscita per chi decidesse di andarsene volontariamente;
si tratta di 82 giornalisti in esubero fra tutte le testate del gruppo (dei quali oltre 30 a Panorama), 181 fra il personale poligrafico, e circa il 35 per cento dei dirigenti;
sarebbero state, inoltre, accorpate le redazioni di molte testate nelle «U.O.R.», unità organizzative redazionali: l piano si basava sulla flessibilità produttiva e su una riduzione delle collaborazioni non strettamente correlate alle finalità editoriali della testata;
le nuove norme consentono agli editori di accedere ai benefici dello “stato di crisi”, la drastica riduzione dei lavoratori della Mondadori inciderà, dunque, sul budget destinato dal governo agli ammortizzatori sociali: il beneficio sui conti della casa editrice Mondadori sarà, così, finanziato dallo Stato;
il gruppo Fininvest e per riflesso la casa editrice Mondadori hanno aumentato i propri guadagni del 500 per cento «… se 13 anni fa su 100 euro di fatturato ne guadagnavamo 4, oggi siamo arrivati a quasi 5 volte tanto», così ha affermato Marina Berlusconi in una recente intervista al Corriere della Sera (Marina Berlusconi: «Noi e le nostre aziende meritiamo rispetto». La figlia del premier: «Basta con la dynasty. Successione? Mio padre sta benissimo». (Corriere della sera del 10 settembre 2009);
si chiede di sapere:
se sia stata fatta un'effettiva verifica dello “stato di crisi” in cui si trova l’azienda Mondadori, in ragione del fatto che nell’anno in corso si prevede che i conti non saranno in rosso, considerato che nell’anno passato - tra l'altro - la casa editrice Mondadori ha accantonato, non assegnando dividendi, un «guadagno» di oltre 100 milioni di euro;
quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda adottare di fronte ad un clamoroso caso di conflitto d’interessi, dovuto al fatto - assai noto - della proprietà della Mondadori in capo allo stesso Presidente del Consiglio.