Clicca qui per il nuovo sito di Articolo 21 »
Ricerca con Google
Web articolo21.info
 
 
Articolo 21 - Editoriali
In Italia tutto bene...
Condividi su Facebook Condividi su OKNOtizie Condividi su Del.icio.us.

di Federico Orlando

In Italia tutto bene, salvo la morte di Alda Merini, l'ultima grande poetessa del Novecento.  Per il resto, si rafforza l' ordine nuovo che, dal capo del governo all'ultimo detenuto suicida o suicidato, dalle invocazioni degli industriali a Capri al colpo alla nuca in diretta da Napoli, dalla serrata del parlamento per asfissia alle morti per influenza A, dai fascicoli della nuova democrazia escortista e transessuale alle insinuazioni di congiura contro il capo dello stato, si sviluppa come da copione, scritto nel dna dell'anarchismo borghese: col suo codazzo di medici incompetenti o fannulloni, di avvocati azzeccagarbugli, di poliziotti cileni, di ministri pirandelliani (il Pirandello del caos domestico dove Tutto va bene).
        Ricordate quando (era estate) il sottosegretario alla salute Fazio avvertì che forse sarebbe stato opportuno prevedere anche una chiusura delle scuole, per qualche giorno? Poco mancò che finisse straziato dalle unghia leopardesche della Gelmini: nell’Italia governata da Berlusconi, l’influenza A è impossibile come la peste nel viceregno milanese, non è permessa. Come il testamento biologico, come le romene sulla Salaria, l’aborto in ospedale senza subire linciaggi da mujaidin di coscienza, il divorzio breve, il contratto di lavoro lungo, le ossa sane dopo una sosta al commissariato o in camera di sicurezza o al pronto “soccorso”.
        Alla democrazia ghe pensi mi, diceva qualche settimana fa il premier a un’assemblea di  confindustriali. Allo stesso modo aveva già pensato alla crisi, trasformandola da mancanza di spiccioli  nella  quarta o terza settimana in turba psicologica, che induce alcuni a non spendere,ergo  a non incoraggiare chi produce. Diagnosi che il  ministro dell’economia affronta con una cura altrettanto psichedelica, seppellendo il declamato liberismo  “mercatista” per un altrettanto declamatorio colbertismo nazional-protezionista e prosciugatore di finanziamenti. I soliti confindustriali, che intascarono lo scudo fiscale di Prodi e poi lo sbeffeggiarono,  pretendono l'abolizione dell'Irap, il vice ministro Baldassarri presenta una controfinanziaria che richiama il ”libro dei sogni” di Fanfani, ma il suo ex collega di partito Fini chiude la camera non riuscendo a capire perché dovrebbe restare aperta se il tesoro rifiuta di finanziare le leggi. Il “commercialista di Bari” Formica (la definizione è del grande Andreatta) giudica inaudita la decisione, e il Giornale la spiega attribuendo a Fini e a Napolitano, che blocca le leggi ad personam, intenti da golpe istituzionale.
        Ma al golpe il governo si prepara a resistere, annunciando che se il premier sarà condannato (per corruzione di testimone) nel processo Mills, resterà egualmente a Palazzo Chigi: altro che quell'agnello di Leone che si dimise per un sospetto infondato di tangenti.  Così l'Italia si assicura la continuità, non del governo, che nessuno discute, ma del suo momentaneo presidente del consiglio, che non bastano i numeri di Ilvo Diamanti e i ragionamenti di Giovanni Sartori e il senso comune dei paesi dove non tutto va bene, a dimostrare che non è mai stato eletto dal popolo, perché in Italia non c'è elezione diretta del premier. E se anche lo fosse stato, non godrebbe di alcuna condizione di  inviolabilità sovrana, dovendo continuare a rispondere alla legge comune per i reati ordinari e all'alta corte per i reati che la contemplano.
        Basta ricordare queste banali ovvietà perché la destra dichiari sfiducia a Bersani, la sua non utilizzabilità come uomo del dialogo da parte di Berlusconi e dei suoi avvocati. Infatti, nessuno vuole il dialogo con costoro, ma solo il confronto: significa, per stare intanto alla cronaca, vedere insieme come mai nelle sale operatorie e nelle corsie, influenza o no, si muore come mosche per evidente incompetenza di primari medici e infermieri; come sono state distribuite le modeste quantità di vaccino antinfluenzale nelle regioni e nei pronti soccorsi; come mai invece di occuparsi della salute dei vivi la maggioranza si occupi della salute dei morti, imponendo anche alla camera dei deputati, come testo base per il testamento biologico, la fatwa fondamentalista votata dal senato in un momento di delirio mistico della maggioranza.
      Il confronto, nel paese dove tutto va bene, dovrebbe riguardare le condizioni di uno stato non ancora di polizia ma non più garantista, salvo che per il premier: chiedersi com'è che il ragazzo Stefano Cucchi possa uscir morto dal tour  camera di sicurezza dei carabinieri, carcere Regina Coeli, ospedale Pertini reparto detenuti; com'è che più o meno allo stesso modo, cioè per botte o colpi in aria, siano morti il ragazzo Federico Aldovrandi a Ferrara, il tifoso Gabriele Sandri sull'autostrada, il sessantenne Giuseppe Casu in trattamento sanitario obbligatorio (quasi un testamento biologico) a Cagliari; l'ex militare Riccardo Raisman a Trieste colpito da schizofrenia da nonnismo e morto sul colpo quando gli uomini in divisa gli sfondano la porta di casa; e via proseguendo per Perugia, Milano, Pinerolo, Civitavecchia fino a Rebibbia, dove la terrorista ormai psichiatricamente segnata Diana Blefari, ergastolana per l'assassinio del prof. Biagi, s'impicca in isolamento (il 25 per cento dei suicidi in carcere è tra detenuti in isolamento). Un bel capitolo di storia nazionale, riveduto e corretto da quando in Italia tutto va bene, dalla Scuola Diaz in qua.
     Un paese nuovo, dove il premier consiglia alla vittima (indifendibile) di decidere se denunciare ai giudici il ricatto di carabinieri infedeli o se comprarsi il corpo del reato e farlo sparire. Un paese dove  – assicura il settimanale sondaggio di Mannheimer -  l’81 per cento degli elettori, e il 66 per cento degli elettori del Pd, giudica non positivamente le iniziative dell’opposizione fino a questo momento. Un' opposizione che compie autodafé è il tocco finale al ritratto del paese di Pirandello. E di Pulcinella.               
Letto 925 volte
Notizie Correlate
Audio/Video Correlati
Dalla rete di Articolo 21