di Redazione
''No alla Rai come l'Alitalia. La Rai e' un patrimonio del Paese e della sua gestione economica i vertici aziendali devono rendere conto a chi paga il canone e ai 13 mila dipendenti'': e' il monito lanciato dall'assemblea del Tg1 in un documento approvato oggi con 22 voti a favore e 1 contrario. La redazione del Tg1 chiede all'Usigrai di ''avviareun'operazione verita' sui conti aziendali'', si definisce' 'indisponibile'' ad accettare ulteriori ingressi esterni e giudica ''grave'' la decisione del direttore, Augusto Minzolini,di sospendere del tg di mezza sera della domenica per fare spazio a 'Speciale Tg1 L'Inchiesta'.
''Un'azienda con i conti in rosso e con drammatiche previsioni di bilancio nei prossimi anni - sottolinea l'assemblea del Tg1 - non puo' scialacquare le sue risorse in omaggio a scelte che rispondono esclusivamente a logiche politiche: un gigantesco spoil system con schiere di nuovi direttori e vice direttori per reti e testate,l'ingiustificabile ingresso di dirigenti esterni all'azienda a fronte di dirigenti rimossi, inutilizzati, non ricollocati. E' a rischio il nostro futuro, serve un'immediata inversione di tendenza: non siamo piu' disposti ad accettare la tassa che la Rai - oggi come ieri - paga ai partiti''.
''Per non dire del sempre piu' massiccio ricorso ad appalti e societa' esterne per i contenuti. E della scriteriata scelta di non rinnovare il contratto con Sky che contribuira' a creare un buco di bilancio di 600 milioni di euro entro il 2012. Nelle ore in cui si apre il confronto per il contratto integrativo, l'assemblea del Tg1 sollecita l'Usigrai ad avviare un''operazione verita'' sui conti aziendali e si dice indisponibile ad accettare ulteriori eventuali ingressi esterni tra i dirigenti della testata, scelta che peserebbe ulteriormente sui conti della Rai e umilierebbe le professionalita' interne al Tg1''.
''Il Tg1 trae la sua forza dal patrimonio di credibilita' e dal rapporto di fiducia con i telespettatori costruiti nel tempo e che si fondano sul rispetto della sua funzione di servizio pubblico, dal suo essere tg istituzionale, non tg governativo, dal suo non schierarsi e non essere schierato. Cio' premesso, e auspicando una maggiore capacita' di raccontare il Paese nella sua realta' e di rafforzare sempre piu' la qualita' del giornale soprattutto nello spazio dedicato al costume, l'assemblea del Tg1 ritiene grave la decisione del direttore di sospendere - seppure in via temporanea - l'edizione della mezza sera la domenica a favore di 'Speciale Tg1 L'Inchiesta' e gli chiede con forza di ascoltare le nostre preoccupazioni ripensando la sua scelta e ripristinando da subito l'edizione nei modi in cui riterra'opportuno''.
I giornalisti del Tg1 danno infine ''mandato al comitato di redazione di proseguire nel confronto con la direzione e l'azienda sulla base delle linee esposte in assemblea, a partire dal contrasto degli sforamenti dei programmi di Raiuno che umiliano Tv7 e le edizioni della notte, e a prendere le iniziative necessarie sotto il profilo sindacale''.