di Flavio Lotti*
Dopo otto lunghi anni di sofferenze se n’è andato. Con le lacrime agli occhi, l’ho salutato ieri sera, all’ospedale di Assisi dove era stato improvvisamente ricoverato. E ancora non riesco a crederci.
Nicola era un mio amico. Uno di quegli amici che si trovano con fatica e che non si vorrebbero mai perdere. Ci aveva fatto incontrare l’impegno per la pace. Un impegno sincero, serio, gratuito, senza secondi fini. Insieme abbiamo ideato e costruito la Tavola della pace e tante, tantissime altre iniziative ricercando sempre il dialogo e l’incontro con tutti. Anche quando questo non poteva essere capito. Insieme abbiamo organizzato tante marce per la pace Perugia-Assisi cercando di suscitare partecipazione, coinvolgimento, attenzione politica, impegno personale e impegno politico.
Nicola è stato l’uomo che mi ha fatto scoprire e amare San Francesco, la sua idea di pace, il suo modo di essere tra gli uomini e con la natura.
Padre Nicola è stato un vero, autentico costruttore di pace. Uno di quelli di cui il mondo ha bisogno. Uno di quelli che non si vorrebbero mai perdere.
*coordinatore nazionale della Tavola della pace