di redazione
“Sulla questione incompatibilità del Direttore per la valorizzazione del patrimonio culturale, Mario Resca, con altri incarichi privati – dice Giuseppe Urbino, Segretario Nazionale della Confsal Unsa Beni Culturali – in commissione cultura, si è consumata l’ennesima farsa.
Il ministro Bondi ha mandato il suo sottosegretario Giro per rispondere ad una puntale e precisa interrogazione del deputato Giuseppe Giulietti, ma questi si è limitato ad una “non risposta”, un modo interlocutorio e per certi versi arrogante di gestire la cosa pubblica.
Va ricordato –prosegue Urbino – che il dott. Resca oltre ad essere il nuovo direttore generale del Mibac(che percepisce 160 mila euro lordi l’anno), è ancora presidente di Confimprese, presidente di Finbieticola e consigliere d’amministrazione della Mondadori, quest’ultimo incarico deve essere sfuggito sia al ministro Bondi oltre che al suo fido sottosegretario in quanto nella risposta all’interrogazione non vi è alcuna traccia.
Davvero imbarazzante se pensiamo che Mondadori è società che, attraverso la sua Electa è all’interno del ministero beni culturali nella gestione dei servizi aggiuntivi dei musei (biglietterie, caffetterie, bookshop e didattica) e che lo stesso Resca sta approntando i nuovi bandi di gara per affidare i servizi aggiuntivi dei musei e siti archeologici statali.
Resca decida una volta per tutte: o rimane al ministero o prosegue nelle sue attività peraltro più remunerative dell’incarico dirigenziale - conclude Urbino –la sua incompatibilità e palese, sulla questione auspichiamo un intervento del ministro della P.A. Renato Brunetta, che da tempo ha dichiarato guerra ai doppiolavoristi, figuriamoci a chi ne ha almeno quattro, come nel caso di Resca.”