da Corriere della Sera

Titolo de Lâ??Unità : «Gioco di squadra». Svolgimento: «Certi giornali che vendono, mettiamo, 3 o 4 mila copie, per il nuovo anno ricevono in premio la pubblicità istituzionale di un grande ente. Altri giornali, anche a quota 70 mila copie, la pubblicità istituzionale non la ricevono neppure se la chiedono». Il che non è bello, anche perché il quotidiano diretto da Furio Colombo, a moâ?? di esempio, ieri piazzava di fianco al trafiletto di pagina 4 una bella foto del Riformista : con riproduzione della testata e relativa pubblicità acquistata dalla Acea, la Spa dellâ??acqua e dellâ??energia di Roma. Il fatto che si parlasse di pubblicità preferenziali al Riformista anziché allâ?? Unità e che lâ??inserzionista in questione fosse unâ??azienda controllata dal Comune guidato da Walter Veltroni, ieri non ha contribuito a rasserenare il clima, chiaro. Antonio Polito, direttore del Riformista , alza le spalle ironico, «onestamente viste le spese dellâ?? Unità , il calo di copie e anche il costo notevole di due direttori, secondo me hanno ragione a chiedere un poâ?? di pubblicità. Noi non abbiamo problemi, vorremmo che tutti i giornali avessero e prosperassero e dâ??altra parte, e per essere onesti pure noi la pubblicità ce la sudiamo, eh!, io passo buona parte del mio tempo a parlare con gli inserzionisti...».
Così oggi il Riformista risponderà, giusto qualche riga per mettere in chiaro le cose. Anche se Furio Colombo assicura che non voleva essere una polemica contro di loro, «tutto nasce dal fatto che abbiamo visto una mezza paginona di pubblicità sul Riformista , abbiamo chiesto di averla anche noi e ci hanno risposto che quello spazio rientrava nel vecchio budget e non câ??erano più posti disponibili, evidentemente siamo un giornale che non merita attenzione». Ecco il problema, sillaba il direttore dellâ?? Unità : «Nellâ??Italia in cui viviamo succede che il premier e la portavoce di Forza Italia dicano che siamo un giornale indecente, che gli attacchi contro di noi siano continui, e naturalmente questo è un avviso agli inserzionisti, difficile dare dei soldi a un giornale così sgradito al presidente del Consiglio che è anche proprietario di Publitalia: visto che abbiamo dei lettori solidi si punta a toglierci la pubblicità, sennò non si spiega che un giornale che vende 70 mila copie, con 350-400 mila lettori, ne sia in sostanza privo». E lâ??Acea? «In fondo non è colpa loro - sospira Colombo - hanno degli amministratori giustamente cauti e protettivi verso la loro azienda...».