E, finalmente, in Commissione Parlamentare di Vigilanza è arrivata l'audizione del duo Ferrario-Masotti, l'allucinante binomio leghista-berlusconiano che sta gestendo Raidue e trasformandola in una tv davvero "invisibile": non solo nel senso che non si può vedere e difatti i risultati d'ascolto sono pessime, ma priva di buoni programmi per le ripetute, proterve e ridicole censure (ultimo caso, lo stop a Paolo Rossi). La vicenda che porta oggi all'audizione del duo Ferrario-Masotti è quella relativa alle censure e alla cancellazione di "Dodicesimo Round", il vivace programma di interviste sul ring di Paolo Martini. Ma l'audizione avviene anche subito dopo il caso Rossi e alla vigilia della nuova puntata di "Punto e a capo", il nuovo programma di disinformazione ideato e condotto da Masotti stesso, che giovedì sarà dedicato alla "riabilitazione" di quella Sicilia istituzionale (a partire dal presidente Totò Cuffaro) che si è sentita offesa dall'ultima bella inchiesta di "Report" di Milena Gabbanelli. Anche perciò vale la pena di rivedere al rallenty gli allucinanti comportamenti censori di Masotti e Ferrario, così come ricostruiti dagli autori di "Dodicesimo Round" in un promemoria riservato, che il presidente della Vigilanza Petruccioli ha distribuito ai commissari e che Articolo 21 ha deciso di mettere a disposizione dei lettori. Eccolo

Promemoria per Sen.Petruccioli                    

Gli ospiti della puntata di â??Dodicesimo Roundâ?� registrata lunedì 8 novembre a Roma, presso gli studi Dear della Rai, e mai trasmessa, erano stati autorizzati e addirittura contrattualizzati (è il caso di Flavia Vento) e accompagnati da auto di servizio pagate dalla Rai (Alessandra Mussolini). Tutti fatti che richiedono lâ??avvallo e in alcuni casi proprio la firma del responsabile della struttura competente sul programma (la vice-direzione per lâ??informazione che fa capo a Giovanni Masotti). Alessandra Mussolini era già stata autorizzata e contattata per la puntata precedente, a cui doveva partecipare con Bobo Craxi, ma è mancata allâ??ultimo momento per un imprevisto legato al traffico di Roma. Eâ?? anche per evitare che ciò si ripetesse lâ??8 novembre, che la signora Mussolini è stata pregata di servirsi per i â??transfertâ?� di un auto fornita dalla Rai.

Non solo: durante e dopo la registrazione nessun rappresentante della Rai ha avuto nulla da obiettare e Masotti stesso ha fatto sapere che, contrariamente a quanto deciso in precedenza, non avrebbe più visionato il girato del programma: questo con specifica telefonata allâ??autore e alla regista, allâ??indomani della registrazione, da parte della produttrice del programma, Anna Santopadre, abituale tramite di Masotti. La produttrice ha voluto persino ribadire che la copia della registrazione ritirata per Masotti da unâ??assistente ai programmi, era stata portata via â??per un errore della stessa assistenteâ?�.

Abitualmente lâ??edizione definitiva di â??Dodicesimo Roundâ?� nasce da una lunga lavorazione al montaggio, successiva alla registrazione delle interviste di base, anche perché spesso si registrano molto più minuti di quelli che effettivamente vengono poi proposti alla Rai per la trasmissione. Eâ?? una scelta finalizzata a dare un maggiore ritmo al programma e anche ad avere un certo margine per tagli legati ad eventuali problematiche legali o di convenienza editoriale. Nel caso della puntata Mussolini-Vento, tale eccedenza del girato superava ampiamente la decina di minuti, e pertanto vi erano tutte le condizioni per eventuali interventi di aggiustamento del programma.

Mentre autore e regista procedevano senza alcuna specifica indicazione della Rai al montaggio della trasmissione, risulta agli atti che Masotti avesse già esaminato il girato e passato ufficialmente la cassetta allâ??ufficio legale, dichiarando, come si evince dal parere 2452 Affari Legali/Direzione del 10 novembre, di averla visionata e di aver ricavato dubbi â??sulla trasmissibilità o menoâ?�. In tale testo da subito si fa riferimento alla segnalazione del Masotti stesso, che ravvisa nel girato â??violazioni delle precise direttive impartite dalla Commissione Parlamentare di Vigilanzaâ?� (nelle valutazioni conclusive del legale la Rai vi è poi lâ??esplicita sottolineatura dellâ??indicazione ricevuta, anche a proposito della qualificabilità di Flavia Vento come esponente politico: â??secondo quanto da Voi (Masotti,ndr) precisato per le vie brevi, la signora Vento ha attivamente partecipato a diverse manifestazioni pubbliche organizzate dalla Margherita, accreditandosi, appunto, come esponente di tale partitoâ?�).

Inoltre martedì 9, il giorno cioè successivo alla registrazione del programma, secondo quanto già noto e poi pubblicato dal â??Messaggeroâ?� (10 novembre) in un articolo a firma Alberto Guarnieri, il consigliere dâ??amministrazione della Rai Marcello Veneziani e il responsabile delle Comunicazione Relazioni Esterne e Istituzionali Guido Paglia conoscevano dettagli di contenuto del girato della puntata (quali i riferimenti agli onorevoli Fini e Storace) e sostenevano che sarebbe stata bloccata.

Ancora: non ricevendo nessun segnale formale e diretto in proposito, mercoledì 10 lâ??autore del programma prepara con una collaboratrice un dettagliato comunicato stampa. Questo testo viene, come prevede lâ??iter stabilito dalla Rai, sottoposto allâ??autorizzazione del superiore competente, cioè sempre Masotti, che dovrebbe provvedere a girarlo allâ??ufficio stampa. Tale inoltro non avviene e nessuna comunicazione sui contenuti del programma e sugli ospiti. Il programma figura infatti regolarmente sui â??tamburiniâ?� televisivi dei giornali dellâ??11 novembre, ma senza segnalazioni specifiche.

Ufficialmente, comunque, Masotti fa ripetere allâ??autore e alla regista, attraverso più telefonate della produttrice, che aspetta di vedere il montato del programma. Infine, lâ??11 stesso, prima ancora che fosse terminata la lavorazione dellâ??effettiva puntata da trasmettersi, arriva allâ??autore la comunicazione per iscritto della censura, con lettera consegnata a mano da terzi, senza nemmeno una telefonata di spiegazioni, senza che nessuno prima abbia ufficialmente obiettato nulla.

Nellâ??ambito della divulgazione della notizia, Masotti definisce allâ??Ansa (11.11.2004, dispaccio delle 17.34.49) la decisione di non trasmettere la puntata â??dolorosa, ma riparatrice di una violazione clamorosaâ?� facendo riferimento appunto a â??tutte le direttive della Commisione di vigilanza Raiâ?�. Specificando: â??grossa parte di quella trasmissione era un comizio elettorale senza contraddittorio con espressioni pesantissime nei confronti degli altri due candidati alla Regione Lazio, Storace e Marrazzo, una cosa fuori dal mondoâ?�.

Autore, giornalisti intervistatori e regista di â??Dodicesimo Roundâ?� ritengono subito tali affermazioni perlomeno ingiustificate. Tra lâ??altro, nel caso specifico a cui fa riferimento Masotti nellâ??Ansa, si tratta di pochissimi minuti del girato, e quindi di parti minime dei 40 e rotti minuti registrati: parti, queste come tante altre, che potevano benissimo essere scartate nel montato definitivo del programma, previsto di circa 30 minuti. In seguito alla registrazione, poi, anche questa volta lâ??autore aveva dovuto affrontare le manifestazioni di disappunto degli ospiti, del resto non infrequenti, data lâ??aggressività da copione di una trasmissione che si svolge su un ring pugilistico. In particolare, la signora Mussolini già durante e al termine della registrazione, e ancor più telefonicamente due giorni dopo, si era lamentata con Martini per la durezza, a suo dire, del trattamento ricevuto.

In seguito allâ??Ansa 17.34.49 dellâ??11 novembre con le dichiarazioni di Masotti, per tutelare la propria immagine professionale, autore, giornalisti e regista del programma chiedono formalmente, con una nota dâ??agenzia, che la cassetta incriminata sia esaminata da un giurì dâ??onore composto da esperti di riconosciuta autorevolezza (si erano indicati in primo luogo i critici televisivi dei due più diffusi quotidiani nazionali,Aldo Grasso del â??Corriere della Seraâ?� e Sebastiano Messina de â??la Repubblicaâ?�, nonché il Presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza sen. Petruccioli). Dopo tale nota, la regista di â??Dodicesimo Roundâ?� Arnalda Canali è stata oggetto di un nuovo caso di â??mobbingâ?� politico da parte dei vertici della Rete e del Centro di Produzione Rai di Milano, a cui fa capo, con lâ??estromissione immediata dalla regia del programma dâ??approfondimento giornalistico del venerdì notte di Raidue, motivata con lâ??appartenenza troppo solidale della stessa Canali al gruppo di â??Dodicesimo Roundâ?� e perciò del suo essere invisa a Masotti e al direttore di rete Ferrario.

Il 12 novembre, poi, nel corso della preparazione della puntata successiva a quella mai trasmessa, lâ??autore riceve dal Masotti una nuova comunicazione scritta, rivolta al plurale a tutti i collaboratori giornalisti di â??Dodicesimo Roundâ?�, per sostenere che sarebbe â??in contrasto con le direttive della Commissione Parlamentare di Vigilanza sulla Raiâ?� lâ??ipotesi di registrare una puntata con i fratelli Rita e Nando Dalla Chiesa insieme. â??Le soluzioni sono dunqueâ?� â?? si legge nella lettera del Masotti â?? â??o affiancare allâ??onorevole Dalla Chiesa, un esponente del centro-destra, oppure invitare la Sig.ra Rita Dalla Chiesa assieme a un altro esponente della società civile non etichettabile politicamenteâ?�.

In seguito a tale lettera, per le vie brevi, ossia telefonicamente con la produttrice del programma, lâ??autore si rifiuta di optare per la seconda soluzione, ritenendo assurdo e inapplicabile il criterio 3 della  â??non etichettabilità politica di un esponente della società civileâ?�, oltremodo nel caso di un ospite da affiancarsi alla signora Rita Dalla Chiesa, della quale è notoria la vicinanza a Forza Italia e al suo leader Berlusconi.

A proposito della prima soluzione proposta da Masotti sempre nella lettera che fa riferimento a â??le direttive della Commissione Parlamentare di Vigilanza sulla Raiâ?�, lâ??autore indica Alessandra Mussolini come ospite di centro-destra da affiancare allâ??on. Nando. Il giorno dopo, non ricevendo alcun segnale negativo di risposta, ed anzi un Sms della produttrice alle 9 e 47 del 13 novembre recante il messaggio: â??Tutto ok per la Mussolini lunedìâ?�, Martini procede nuovamente a contattare Alessandra Mussolini. Dopo alcune ore, con una nuova comunicazione orale della produttrice, viene esposto a Martini il divieto formale di procedere alle registrazioni di una puntata Dalla Chiesa-Mussolini, e viceversa lâ??autorizzazione a registrare insieme i due fratelli Dalla Chiesa.

Richiedendo ordini scritti e formali a cui attenersi, lâ??autore riceve unâ??altra lettera di Masotti, il 13 novembre, che fa riferimento di nuovo a â??le direttive impartite dalla Commissione Parlamentare di Vigilanza su programmi come 12° Roundâ?�, per autorizzare definitivamente lâ??invito ai due fratelli Dalla Chiesa dato che â??si collega principalmente alla loro tragica storia familiareâ?�.