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Articolo 21 - Editoriali
Altro che riparazione di Report, ecco a voi autogol-Masotti
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di Giuliano Santeli

Il protervo tentativo di allestire una trasmissione riparatrice dell'inchiesta antimafia di Report, si è risolto con una sgangherata puntata di Punto e a capo, su Raidue, che si può sintetizzare in alcune battute memorabili. La prima, quando, ormai dopo un'ora e mezzo, è stato calato come presunto asso nella manica il  tenente Canale, il collaboratore di Borsellino accusato da alcuni pentiti e infine  assolto (Canale perciò è diventato un po' il testimonial prediletto dei professionisti dell'anti-antimafia come Lino Iannuzzi). Nelle maldestre mani dell'accoppiata Masotti-Vergara, Canale è servito soltanto a sottolineare il senso vero dell'operazione allestita da Raidue contro Report: "A parte che non ho quasi capito niente di quello che si è detto finora, forse perché sono estraneo alla politica...Ma qui - ha spiegato Canale ben sillabando le parole - di mafia non si è proprio parlato!". E, in effetti, di mafia a Punto e a capo non si è parlato praticamente mai. Altre battute fulminanti sono venute dal senatore Di Pietro, e tra le tante una delle migliori è stata: "Io chiedo a Prodi di impegnarsi a non candidare e a non dare incarichi di governo in futuro a nessuno che sia stato condannato, e anche a nessuno che sia stato rinviato a giudizio per reati gravi. Lo chiedo a Prodi, perché se lo chiedo a Berlusconi gli si svuota il governo!".  E quando alla fine di una trasmissione strampalata e senza filo conduttore, salvo il voler sottolineare tutto quello che di positivo e di buono succede in Sicilia, Domenico Nania di An ha osato buttare lì l'affermazione: "La classe politica oggi è in prima linea per la cultura della legalità e contro la mafia", è stato di nuovo Di Pietro a sfoderare la sciabola con un secco: "Sì, con la legge salva-Previti!".  Ma ci ha messo del suo anche autogol-Masotti: il nuovo conduttore-ripatore berlusconiano si è presentato in missione speciale a Parleremo senza il consueto vestito gessato grigio, giudicato da un consulente d'immagine troppo simil-Padrino (per il suo look, oltre che per i modi, è stato soprannominato dai collaboratori Al Masone). Sfoggiando jeans un po' vissuti, camicia azzurra aperta sulla canotta della salute, sotto un'insolita giacca blu salvapancia, autogol-Masotti ha più volte presentato enfaticamente i dati ufficiali della Regione Sicilia per far vedere quant'è efficiente il governo dell'Innominato Totò Cuffaro. Tra l'altro, l'attuale percentuale dei disoccupati, che sarebbe in calo dal 22 al 20 per cento: "un dato davvero lusinghiero" chiosa autogol-Masotti, tra l'ironia generale . E una voce da studio, forse il solito Di Pietro che sciabola, commenta: "beh , se è lusinghiero il 20 per cento di disoccupati...".  Partiti con l'odioso mandato di cancellare l'effetto denuncia della bella inchiesta trasmessa da Report, a Punto e a capo si sono sopiti comunque nella confusione di una puntata dove, per esempio, l'assenza di rappresentati dei Ds e della Margherita è stata liquidata da autogol-Masotti con la consueta arroganza vittimistica: "un tentativo di censura preventiva nei nostri confronti". Salvo presentare un servizio d'apertura dell'intero programma, casualmente firmato dal propagandista del ministro Gasparri Gennaro Sangiuliano, dedicato alla malavita in Campania e specificatamente alle giunte di centrosinistra e dei Ds di Frattaminore e di Pompei travolte dagli scandali. Su Totò Cuffaro e su altre vicende giudiziarie che vedono coinvolti noti esponenti del centrodestra, non una parola, una, mai un cenno, se non uno spunto polemico di Di Pietro - subito lasciato cadere da tutti - contro la solidarietà manifestata nei confronti di Dell'Utri e del presidente della Regione. Per non parlare di un confuso servizio sugli appalti pubblici e il ruolo delle cooperative rosse e bianche, che doveva venir buono solo per far provocatoriamente passare il concetto che se operavano nei grandi cantieri in Sicilia , qualcosa con la mafia dovevano pure avere a che spartire anche le coop. . Ma certo l'immagine più tragicomica - per non dire di peggio- di questa incredibile e sgangherata serata del conduttore-riparatore anti-antimafia, è stata la copertina di Punto e a capo: una sequenza di immagini di onde di mare, alcune proprio più che agitate, tempestose. A quel punto lo spettatore poteva persino pensare che autogol-Masotti avesse saggiamente deciso di cambiare argomento e di parlare dello tsunami. No, il titolo era: "Le onde del Sud". Sic.

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