di Simone Zazzera
Mediaset? ??La tendenza della televisione di oggi è verso il basso. C'è una mancanza totale di sperimentazione e in questo Mediaset è peggio della Rai. Si va sul sicuro e il sicuro sono programmi trash.?. Il TG5? ??Da quando è arrivato il manichino della Rinascente, Carlo Rossella, non lo vedo più?. Rete 4? ??? una rete di servizio, ne fa molto, il servizio di Emilio Fede a Forza Italia?. Maurizio Costanzo? ??Ha le sue colpe, una volta da Costanzo c'era Falcone ora c'è Costantino?. Porta a Porta? ??Un talk show di regime dove si fanno i processi al posto dei giudici, dove ci sono sempre le stesse persone che parlano di tutto?.
Parole pesanti quelle pronunciate da Alberto Castagna martedì scorso durante la conferenza stampa per la presentazione della nuova serie di Stranamore. Parole in libertà, ha prontamente chiarito Castagna secondo il quale alcuni suoi ??Concetti espressi con gli amici giornalisti sono stati mal interpretati, assumendo così un significato molto diverso? da quello che il presentatore aveva intenzione di dare. Insomma: ??Frasi decontestualizzate?. Ma pur sempre frasi dette da un uomo Mediaset pronto a prestare il proprio volto ad uno dei programmi ritenuti dal direttore della rete Giancarlo Scheri ??Prodotto di punta?.
Mediaset, pur prendendo le distanze da queste dichiarazioni definite ??sconcertanti?, ha cercato di smorzare i toni. Con un comunicato la direzione dell??azienda ??si scusa con quanti sono stati colpiti dai giudizi offensivi ed esprime imbarazzo per quello che, forse, voleva essere un tentativo di spirito malriuscito?. Ma il direttore del TG5 Carlo Rossella ha considerato talmente offensive per la propria immagine le parole pronunciate, tanto da dare mandato al suo avvocato, la dottoressa Grazia Volo, di querelare Castagna, chiedendo come risarcimento la modica cifra di 500mila ?.
Nel bel mezzo di questo gran polverone arriva la notizia che per ??problemi tecnici e di palinsesto? Rete4 ha rinviato di una settimana la messa in onda della prima puntata di Stranamore registrata martedì. Tra le motivazioni si inserisce anche il fatto che, grazie al rinvio, il programma andrà in onda sin dall'inizio in periodo di garanzia pubblicitaria, cioè dopo il 30 gennaio. Poche ore dopo la decisione dello slittamento Castagna si è affrettato a smentire possibili collegamenti tra le frasi pronunciate in conferenza stampa e la decisione della rete.
A questo punto viene da chiedersi se ci troviamo davanti all??ennesimo caso di censura o ad una ben orchestrata trovata pubblicitaria, tesa sia ad aumentare l??attesa sul programma sia a far parlare di se. Quest??ultima ipotesi potrebbe essere suggerita dall??andamento di un format che, dalla sua prima uscita su Canale 5 ha, visto una costante erosione della sua base di share. Dopo gli ascolti boom degli esordi con il 35-36% di share, il ritorno di Castagna, dopo la malattia, con il 30% e l'ultima edizione sempre su Canale 5 con una media del 26-27%, ??L'edizione dell'anno scorso - spiega Scheri - ha avuto una media del 14% di share con punte del 15%?. Ma quest??anno la controprogrammazione delle altre reti, sia RAI che Mediaset è più forte nella serata di venerdì. Zelig e le fiction di Raiuno spaventano un format sentimentale ma forse un po?? superato.