I giornalisti de La7 sono in sciopero audio-viideo da due giorni e, sembra, nessuno se nâ??è accorto, tranne i sindacati di categoria e noi di Articolo21. Câ??è una specie di congiura del silenzio da parte dei media, tutti più o meno foraggiati dalla pubblicità di Telecom e Pirelli Real Estate (la società di cartolarizzazione che per il ministero dellâ??economia, leggi Tremonti/Treconti, provvede alla vendita dei beni immobili dello stato e che sta realizzando enormi profitti).
La7 sta ottenendo dei buoni successi di pubblico e, nonostante le difficoltà di farsi spazio nel duopolio-monopolio di â??Raisetâ?�, comincia ad avere anche lâ??attenzione dei pubblicitari. Il rischio per Publitalia, la concessionaria di pubblicità di Mediaset ( tute aziende della famiglia Berlusconi), è che il gruppo mediatico di Tronchetti Provera possa così allargarsi in audience e in profitti è del tutto evidente e, quindi, non può passarla liscia!
Di fronte a prospettive di sviluppo, però, le menti del gruppo Telecom anziché concordare con le maestranze e i sindacati delle due reti TV (oltre a La7 anche il canale musicale MTV, che fa forte nella fascia giovanile), hanno pensato di ridurre gli spazi informativi, trasferendo le competenze alla rete, fuori da qualsiasi controllo degli stessi giornalisti. A partire dallâ??offerta sportiva, per arrivare anche agli approfondimenti. Si parla di 70 licenziamenti tra i giornalisti che lavorano nel gruppo Media di Telecom Italia.
Ora, qual è quella società che di fronte a prospettive di successo e di espansione di un settore strategico decide invece di tagliare personale e ridurre piani di investimento?
Solo se in palio câ??è qualche incoffessabile contropartita o qualche â??debitoâ?� politico-finanziario con un concorrente agguerrito.
E Tronchetti Provera, imprenditore leader che nellâ??immaginario collettivo italiano ed internazionale sta prendendo il posto dellâ??Avvocato Gianni Agnelli, sponsor dalla prima ora della candidatura di Luca Cordero di Montezemolo (uomo Fiat) alla guida della Confindustria, ne ha di debiti verso il â??duo del deficitâ?� Berlusconi-Tremonti.
A Tremonti ha rifilato la Sogei, (la società mista pubblico-provata che sovrintende al controllo del Fisco) ricevendone in cambio centinaia di miliardi di lire, e ha ricevuto dal â??superministroâ?� la quasi esclusiva delle cartolarizzazioni. Non solo, ma la Telecom, piena di debiti nella sua â??catenaâ?� di comando e controllo azionario, pesa nel portafoglio di Tronchetti ( aiutato proprio dal governo Berlusconi nella scalata per il possesso), che ha prima acquistato le Pagine Utili (concorrente Fininvest delle Pagine Gialle) per poi rivenderle e, quindi ha messo sul mercato la società di controllo SEAT per fare cassa. Privatizzazioni al contrario. Utili che passano di mano tra le solite famiglie finanziarie del mercato ingessato italiano!
Restava il â??gioiellinoâ?� delle reti televisive da tenere sotto schiaffo. E Berlusconi ci sta riuscendo con lâ??aiuto diretto o meno, sta a lui farlo capire, di Tronchetti. Ora il â??bel Marcoâ?� mette sotto tutela lâ??informazione di La7, che sta crescendo troppo in autonomia e indipendenza, che riesce a dar voce anche a quei settori della società che né la RAI né Mediaset vogliono dare. E così attenta anche ad alcune prerogative sindacali, contestando nei fatti e con una specie di serrata padronale lo sciopero â??audio-videoâ?� dei giornalisti, che se preso ad esempio dal Duopolio-monopolio rischia di metter un bavaglio ai diritti democratici dellâ??intera categoria.
Eâ?? chiaro lâ??intento politico: non disturbare lâ??affogato Berlusconi nel suo tentativo di rimanere a galla durante le elezioni europee e non far crescere un polo indipendente in ascolti e introiti pubblicitari.
Eâ?? questo il â??nuovo corsoâ?� imprenditoriale del maggiore â??azionista di riferimentoâ?� politico della Confidustria che a breve sarà guidata dal â??rossoâ?� Montezemolo?
Aspettiamo proprio dal Presidente della FIEG, lâ??associazione degli editori che ancora dirige il boss della Ferrari, qualche segnale di chiarimento. E da Tronchetti, che conoscevamo come un â??cavallo di razzaâ?� dellâ??imprenditoria nostrana, vorremmo conoscere come stanno davvero le cose in casa Telecom ( dai telefoni al comparto Media).