Il rischio câ??è, ed è concreto. Gli appetiti di network radiofonici grandi e piccoli attorno ai diritti del calcio, in scadenza a fine stagione, aumentano di giorno in giorno e il sindacato dei giornalisti Rai da mesi suona lâ??allarme. Perdere i diritti e chiudere di conseguenza â??Tutto il calcio minuto per minutoâ??, la trasmissione che da piuâ?? di 40 anni accompagna le domeniche degli italiani sarebbe per la radio pubblica un colpo mortale. Eppure ai piani alti di viale Mazzini nessuno sembra preoccuparsi piuâ?? di tanto. Il direttore generale Cattaneo ripete che non si faranno follie per i diritti del calcio, pensando probabilmente piuâ?? a quelli televisivi in chiaro che a quelli radiofonici. Lo sfiduciato (dalla redazione) direttore di Radiouno Socillo continua a dire di non saperne niente, come spesso gli accade quando si tratta di cose vitali per la testata che dirige. Un atteggiamento incomprensibile, anche perché lo stesso comportamento ha portato non piuâ?? di sei mesi fa ad unâ??altra perdita dolorosa, quella del pallacanestro di livello. Da ben 26 anni la storica trasmissione â??Tuttobasketâ?? raccontava agli italiani il massimo campionato con ascolti e gradimento di tutto rispetto. Tutto finito. Al termine di una  trattativa lampo con la Rai  che i bene informati sostengono essere stata definita umiliante dai dirigenti della pallacanestro, gli appassionati devono ora sintonizzarsi sul circuito â??Latte e mieleâ?? per sentire le radiocronache. Dai tempi di Nicoloâ?? Carosio, e poi Ciotti, Ameri, Ferretti, Luzzi e tanti altri, il calcio è cambiato profondamente. Ma RadioRai è sempre stata liâ?? a raccontarlo, resistendo al cambiamento di costume, allâ??avvento della televisione a pagamento e al proliferare di anticipi e  posticipi. Poche trasmissioni come â??Tutto il calcioâ?? rappresentano lâ??essenza del servizio pubblico.
Speriamo che la Rai si accorga per tempo del patrimonio che rischia di perdere e si muova con decisione. Vale la pena di spendere qualcosa in piuâ?? per difendere la storia, la tradizione ma anche il futuro di un azienda.