di Gianfranco Mascia*
Sembra che ieri sia andata proprio bene con l’iniziativa “Rai per una notte”.
A parte la bella serata di tv, di piazza, si web e di telespettatori
collettivi, c’è anche un altro dato che ci deve fare riflettere.
E’ stato raggiunto non solo l’obiettivo di aggirare la censura con una
iniziativa organizzata in maniera orizzontale (tantissimi blogger,
tantissime piazze, tantissimi gruppi di visione collettiva) ma anche
quello di dare una dimostrazione del potere economico che – come
cittadini – abbiamo in mano.
10 punti di share in meno per Rai e Mediaset vogliono dire tanti bei
soldini di investimenti pubblicitari persi, più di 200 milioni di
euro, per l’esattezza.
Non lo dico io, ma un giornale autorevole come La Stampa
(http://www3.lastampa.it/domande-risposte/articolo/lstp/76501/) : “Un
punto di share vale circa 20/25 milioni di Euro.“
La giusta risposta al direttore della RAI Masi che aveva sostenuto che
cancellando i Talk Show: “Formalmente non ci perdiamo un euro…“. Bene
non uno ma 200 milioni e non solo alla RAI, ma ben spalmati sul
duopolio.
Ecco allora la scommessa vincente che noi – come comitati BOicotta il
BIscione – stiamo portando avanti da almeno 16 anni: contrapporre
all’arroganza antidemocratica di chi ha soldi, potere mediatico e
politico, la scelta individuale e consapevole di noi cittadini che
scegliamo cosa vedere e – poi – cosa comprare. Ricordiamoci che in una
società dei consumi, il potere è nei consumatori.
Ringraziamo quindi tutti coloro che si sono adoperati perchè la nostra
idea di “Boicotta per una notte” fosse diffusa e praticata, Michele
Santoro e i suoi collaboratori per averci regalato una serata che è
stata una vera e propria boccata d’ossigeno nel clima cupo e censorio
che si è creato, i tanti siti internet e blogger che hanno replicato
l’iniziativa e – soprattutto – i cittadini del Popolo Viola (e non
solo) che hanno organizzato le piazze, i cinema, gli hotel ed i gruppi
di visione collettiva nelle famiglie.