di Giuseppe Giulietti
Non vogliamo mettere in dubbio la correttezza degli advisor scelti dal Ministro del Tesoro per valutare opportunitĂ e modalitĂ della ipotesi di privatizzazione della RAI voluta dal Ministro Gasparri : ma siamo oltremodo preoccupati dal balletto di indiscrezioni , smentite , correzioni , suggerimenti che si stanno intrecciando â?? da quindici giorni a questa parte â?? sulle conclusioni che Banca Rothschild e UBM ( societĂ del Gruppo Unicredito ) avrebbero tratto dal loro lavoro.
InstabilitĂ del vertice aziendale , accentramento del potere nelle mani del Direttore generale, inestricabile confusione tra impegni finanziati dal canone ed attivitĂ di carattere commerciale , urgente necessitĂ â?? per produrre reddito - di drastici tagli occupazionali e di forti riduzioni di attivitĂ â?? fuori mercatoâ?, rappresentano una condanna definitiva per la scelta privatistica del centro-destra che punta unicamente a eliminare lâ??ultimo concorrente allâ??azienda del Presidente del Consiglio e a dissolvere â?? secondo le indicazioni della P2 â?? il servizio pubblico.
Ma il Ministro Gasparri non demorde e , assieme a un ormai demotivato Direttore generale , cerca di confondere le carte in tavola , riducendo tutto questo alla necessitĂ di un breve rinvio â?? qualche mese â?? che sposterebbe la data dellâ??andata in borsa delle azioni RAI al prossimo mese di ottobre : con la conseguenza di una possibile conferma dellâ??attuale vertice almeno fino a quella data.
Ripetiamo, siamo certi che organismi dalla provata professionalitĂ come le societĂ chiamate al ruolo di advisor sulla RAI non si piegheranno alle esigenze e alle opportunitĂ di interessi politici e finanziari : ma crediamo che una maggiore riservatezza nello svolgimento delle consulenze e una pronta e trasparente formalizzazione al momento della loro conclusione rappresenterebbero una garanzia indispensabile su materie tanto delicate dal punto di vista culturale , politico , industriale , economico e occupazionale.