di Ennio Remondino*
“Il 25 aprile è non solo festa della Liberazione: è festa della riunificazione d'Italia”. 65 anni e un giorno dopo l’anniversario, aggiungo un altro grazie a Giorgio Napolitano, sempre uomo di Stato e oggi gigante. I nani vorrebbero il 25 aprile come dono dei liberatori americani cancellando la lotta partigiana e tutta la Resistenza antifascista. Tra loro spicca il già noto Cirielli, quello delle legge “salva Previti” ed attuale presidente della provincia di Salerno. Le argomentazioni del Cirielli riportano alla legge di Murphy, quella secondo cui “se qualcosa può andare storto allora accadrà”. Corollario della teoria, “non attribuire a malizia ciò che può essere adeguatamente spiegato dalla stupidità”. A Cirielli, cantore della libertà regalata ma privo di malizia, un richiamo alla memoria. Proprio nella sua Salerno, l’8 settembre, fu ucciso dai nazisti il generale Ferrante Gonzaga, uno dei primi caduti della Resistenza italiana. Altro dettaglio da quella terra. Proprio a Salerno Togliatti, nell’aprile del '44 affermò che in quel momento di emergenza nazionale ci voleva l’unione di tutti gli italiani, compreso il Re, rinviando a dopo la vittoria contro il nazifascismo le scelte che dividevano. Alto senso dello Stato, allora. Venti mesi di lotta contro venti anni di fascismo, con i partigiani ad impegnare forze tedesche che altrimenti avrebbero rafforzato il fronte contro gli alleati. Un grazie più volte espresso da inglesi e americani ai capi partigiani e al Cln. Comitato di liberazione nazionale, onorevole Cirielli, a supplire con la conoscenza la sua assenza di malizia.
*da Dnews