di Giuseppe Giulietti
Il tre maggio,come ogni anno,l'Onu celebrerà la giornata internazionale dedicata alla libertà di informazione.Sarà o dovrebbe essere l'occasione per un bilancio pubblico dedicato ad un bene prezioso quanto deperibile,anzi già deperito in molte parti del pianeta. Laddove questo diritto è leso,ne consegue un aumento della corruzione,della opacità,della violenza e di conseguenza una riduzione dei più elementari diritti civili,politici e sociali.
Per quste ragioni articolo 21 ha deciso di dedicare il proprio sito ad alcuni casi esemplari.
Come ci racconta Riccardo Cristiano si continua a morire in Siria e si fa sempre più difficile il ruolo di quei giornalisti arabi che non vogliono obbedire nè ai governi,nè al partito,nè al profeta.
Maria Gritta Grainer ci racconta la speranza che il processo per trovare i mandanti dell'assassinio di Ilaria Alpi e di Milos Hrovatin possa non solo essere riaperto ma portato a conclusione.
Per questo stiamo appoggiando la raccolta di firme promossa dalla fondazione Ilaria alpi,per questo sarà bene non dimenticare quanti ancora aspettano giustizia dalla famiglia di Enzo Cirielli,ammazzato in Palestina dall'esercito israeliano a quella di Roberto Russo,ammazzato in Cecenia mentre cercava di documentare la sporchissima guerra fortemente voluta dall'amico Putin.
Il tre maggio è anche la giornata nella quale Reporters sans frontiers presenta il suo tradizionale rapporto sugli stati canaglia,sugli stati predatori delle libertà.
Questa volta il rapporto sarà presentato all'Aquila,nel cuore di un centro storico martoriato e che oltre al devastante terremoto ha vissuto anche un terremoto mediatico,che talvota ha prodotto nelle coscienze della popolazione ferite altrettanto profonde e mortificanti.
Ci auguriamo che,almeno in occasione del 3 maggio,i grandi media vogliano dare volto e voce a chi continua a battersi per la libertà di informazione in qualsiasi parte del mondo e contro qualsiasi regime.
Comprendiamo di osare troppo ma serebbe doveroso che tutti i tg pubblici e privati trovassero anche la voglia e il coraggio di far conoscere al pubblico anche quelle partin dei rapporti internazionali dedicati alla Italia:
Sarà una casualità,ma ogni anno,salvo rarissime eccezioni,ci viene raccontato tutto,giustamente e doverosamente,sull'Iran,su Cuba,sulla Cina,sul Venezuela,ma ci vengono risparmiate le pagine relative alla Italia,al conflitto di interessi,alla legge sulle intercettazioni,ai bavagli,alle liste di proscrizione..
Non vogliamo disperare e restiamo in attesa che in una qualsiasi edizione,magari notturna,magari dopo le previsioni del tempo,magari con commento postumo di Bonaiuti,Gasparri,Schifani,qualcuno voglia osare l'inosabile e leggere anche quella maledetta paginetta dedicata alla Italia e che,per l'ennesima volta ci assegna la maglia nera in Europa.