Articolo 21 - Editoriali
La carta dei doveri del giornalista economico
di Vittorio Roidi
Chi fa informazione economica e finanziaria dâ??ora in avanti dovrà rispettare alcune regole, che sono state dettate dallâ??Ordine dei giornalisti. Il Consiglio nazionale dellâ??organismo professionale ha infatti approvato in via definitiva un piccolo codice (in tutto sono otto regole), che precisano quelle già contenute, a partire dal 1993, dalla Carta dei doveri. Il giornalista è tenuto: a non subordinare mai al proprio tornaconto le notizie che diffonde; a non scrivere articoli su strumenti finanziari ai quali abbia un personale interesse; a rifiutare pagamenti e prebende; a non assumere incarichi in contrasto con lâ??autonomia della professione; a garantire trasparenza quanto alla proprietà del suo giornale; ad informare correttamente il lettore sullâ??identità degli analisti e delle ricerche.
Si tratta di un documento importante, che sarà diffuso nelle redazioni e affidato â?? per una corretta applicazione â?? ai Consigli regionali. Lâ??Ordine ha deciso di varare il codice dopo lâ??entrata in vigore di una direttiva europea che affida alla Consob il controllo sulle informazioni finanziarie e lâ??applicazione di pesanti multe (fino a 5 milioni di euro). Tuttociò vale anche per i giornalisti salvo che nei singoli paesi vengano introdotte, attraverso lâ??autoregolamentazione, adeguate norme di natura deontologica. Tutti i colleghi e i Comitato di redazione sono invitati a riflettere sulle nuove regole. Dal dibattito e dalle osservazioni potranno derivare, ovviamente, future modifiche.
Si tratta di un documento importante, che sarà diffuso nelle redazioni e affidato â?? per una corretta applicazione â?? ai Consigli regionali. Lâ??Ordine ha deciso di varare il codice dopo lâ??entrata in vigore di una direttiva europea che affida alla Consob il controllo sulle informazioni finanziarie e lâ??applicazione di pesanti multe (fino a 5 milioni di euro). Tuttociò vale anche per i giornalisti salvo che nei singoli paesi vengano introdotte, attraverso lâ??autoregolamentazione, adeguate norme di natura deontologica. Tutti i colleghi e i Comitato di redazione sono invitati a riflettere sulle nuove regole. Dal dibattito e dalle osservazioni potranno derivare, ovviamente, future modifiche.
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