di Coordinamento 1Luglio
Io non posso non pensare che se ci fosse stato impedito di divulgare le foto del corpo martoriato di mio fratello nessuno si sarebbe reso conto della gravità di quello di cui stavamo parlando. E sono convinta che la nostra vicenda sarebbe stata archiviata immediatamente.
Se il 22 ottobre fosse stata in vigore questa legge non avremmo sicuramente potuto far vedere le foto. Sono state proprio quelle foto che hanno fatto in modo che ci fosse questa presa di coscienza e che ci si rendesse conto che quello che dicevamo era vero. E non posso non pensare che magari se questa legge verrà approvata così come è, e se la stessa la cosa che è capitata a noi dovesse capitare ad altre famiglie,e quelle famiglie non avranno modo di far vedere gli atti perché purtroppo molto spesso l'unico modo di convincere un pm a fare le indagini è proprio quello di divulgare gli atti alla stampa.
Prima che ci capitasse questo dramma ne avevo sentito parlare mille volte, ma non mi rendevo conto di quanto fosse diffusa questa realtà, e soprattutto che è qualcosa che può capitare a chiunque. Anche alle persone normalissime, in ogni famiglia. Perché poi tutto sommato chiunque di noi può sbagliare, poi però succedono delle cose che sono inammissibili in Italia, e l'unica arma che abbiamo per provare a fare in modo che non accadano mai più è proprio parlarne. Se ci viene impedito devo pensare che di casi come il nostro ne potranno accadere anche in futuro, e qualcun altro in qualche modo si sentirà legittimato ad agire nella stessa maniera.
Lei sarà sul palco il primo luglio: quale sarà il messaggio?
Io l'ho sempre detto che il ruolo dei mezzi d'informazione è stato fondamentale nella mostra vicenda. Proprio perché senza il vostro intervento non avremmo potuto parlarne, e il nostro caso sarebbe stato archiviato. Non saremmo stati probabilmente neanche creduti, per cui io mi batterò.
Io credo che l'unico modo, e lo dico come sorella, per provare a dare un senso a quello che è accaduto a mio fratello è provare a fare in modo che quello che è successo a lui non debba succedere a nessun altro. Ovviamente questa battaglia non mi ridarà mio fratello, nessuno più me lo potrà ridare, però almeno potrò provare a dare un senso a questo grande dolore".