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Articolo 21 - Editoriali
Ddl intercettazioni: appello a tutti i parlamentari eletti nelle regioni meridionali
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di Movimento Reggio non tace*

• Premessa
Se per altri o altrove l’opposizione alla legge sulle intercettazioni può essere tacciata di mero idealismo (e per alcuni può essere solo una questione ideologica, smentita poi da comportamenti illiberali o contigui), per noi meridionali è una questione di vita e di morte: non solo fisica – nel sud infatti favorirebbe e nasconderebbe omicidi, rapine, prepotenze –, ma anche economica, di dignità, di futuro. E dunque, di negazione della speranza: quella vera, che non si fonda su aspettative di miracoli, ma quella di chi cerca di costruire spazi reali di riscatto e di responsabilità.
• Dunque i destinatari e il senso di questo appello:

- è rivolto anzitutto a tutti i meridionali che vogliono smetterla di piangersi addosso e hanno veramente a cuore il futuro di tutti e scelgono, perciò, d’uscire da silenzi e deleghe. Proprio per questo, non intendiamo sottoscrivere quest’appello in quanto appartenenti a un partito o a uno schieramento, né perché ne facciamo una bandiera ideologica. Non v’è chi non possa vedere che in entrambi gli schieramenti ci sono persone che lottano veramente contro le mafie e le ingiustizie, e persone colluse, quando non complici e favoreggiatrici;
- a tutti i meridionali proponiamo di firmare questo appello che rivolgiamo a tutti i parlamentari (deputati e senatori) che sono eletti nelle regioni del sud: per invitarli a rifiutare d’approvare la legge sulle intercettazioni: dobbiamo essere così tanti che prima d’approvarla siano costretti a rifletterci seriamente.

• Quanto ai motivi per cui chiediamo che non venga approvata quella legge:
- abbiamo ascoltato il parere dei nostri magistrati reggini, circa la legge sulle intercettazioni che il parlamento sta discutendo e ci fidiamo di loro quando ci dicono che, soprattutto in questo momento in cui la ‘ndrangheta sta intensificando la sua attività criminale (anche per i successi della magistratura e delle forze dell’ordine), e per questo si preparano tempi ancora più drammatici, la legge sulle intercettazioni sarebbe un grande favore alla criminalità organizzata;
- non è verosimile che si plauda a magistrati e poliziotti che fanno seriamente il loro lavoro di contrasto alle mafie, tanto da riuscire a ottenere risultati che stanno sotto gli occhi  di tutti, e poi non si dia loro ascolto quando – dati alla mano – dimostrano che quella legge finirebbe per vanificare il loro lavoro.
- proprio sulla base delle loro parole, allora, invitiamo tutti i parlamentari eletti nel sud dell’Italia a riflettere sulle loro scelte, ricordando loro che, se l’approvassero, ciò renderebbe ancora più incerta la nostra vita e indebolirebbe il nostro impegno a liberarci dall’oppressione della sfiducia.

• Riteniamo necessario che tutti personalmente rispondiate a quest’appello e vi chiediamo di farci pervenire le firme entro il 10 luglio. Noi, da parte nostra, c’impegniamo a rendere pubbliche le vostre risposte o il vostro eventuale silenzio.

Per firmare la petizione: http://firmiamo.it/appello-ai-parlamentari-del-sud

*http://www.reggionontace.it

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